Nel variegato panorama africano, l’Etiopia presenta una serie di caratteristiche che la rendono unica:
E’ l’unico paese ad avere un alfabeto vecchio 2000 anni, cosa che ci ha permesso di tracciarne la storia con una precisione sconosciuta in quei contesti dove l’oralità ascrive tutti gli eventi in una dimensione sincronica. E’ stata sede della piu’ antica monarchia del continente, una delle piu’ antiche del mondo, e ha sperimentato forme di organizzazione politica complesse e articolate. Quest’angolo d’Africa gia’ nel IV sec. a.c. era conosciuto agli egizi, ai greci, ai persiani, che vi intrattenevano regolari rapporti commerciali (incenso, pelli, fiere). I contatti con il resto del mondo continuarono, soprattutto con le popolazioni dell’Arabia Felix, dello Yemen, del Golfo di Aden che avevano, già in età antica, raggiunto un elevato livello culturale e gestivano le rotte commerciali lungo il Mar Rosso. il nome Abissinia deriverebbe dalla parola in proto arabo cuneiforme habascia, misto: l’Abissinia sarebbe quindi la terra di un popolo meticcio nato dall’unione di popolazioni provenienti dalla penisola arabica sud-occidentale, che furono all’origine del regno axumita, portatrici della religione ebraica. Ancora oggi una minoranza ebraica detta falasha o beta israel abita nelle regioni montuose del Tigray. Nel IVsec d.c. l’Etiopia fu raggiunta dalla predicazione cristiana ad opera di due preti siriani, il re si convertì. In materia di fede la Chiesa etiope si rifece alle scelte della Chiesa copta di Alessandria. La religione copta, insieme al regno e alla scrittura costituiranno i tre elementi fondamentali di un apparato organizzativo autoctono che, con alterne vicende, ha portato l’etiopia fino all’era moderna sotto forma di impero. L'Etiopia è stata l’unica entità statuale africana ad aver inflitto una durissima, memorabile sconfitta nei confronti dei colonizzatori (italiani): tra l’1 e il 3 marzo 1896 l’esercito di Menelik letteralmente massacrò le truppe italiane ad Adua: questa sconfitta, unica ed esemplare, servirà da precedente storico e verrà ricordata da tutti i movimenti indipendentisti e panafricani che da quel momento sarrebbero sorti non solo in Africa, ma in tutto il mondo della diaspora nera.
Con una superficie pari a quattro volte quella dell'Italia, l'Etiopia è attraversata da nord-ovest a sud-est dalla frattura della Rift Valley. La varietà climatico-ambientale che si incontra nel paese e’ incredibile: le arroventate regioni della depressione dancala, un tempo ospitavano un antico mare ed ora sono uno dei deserti piu’ inospitali del pianeta; la regione dell’acrocoro centro-settentrionale (dai 1800 ai 2500 msm), dal clima temperato, dove si concentra la maggior parte degli abitanti; i bassopiani sud-orientali pressoché desertici; le savane del sud-sudovest che si estendono fino in Kenya, in Sudan e in Uganda, costituiscono un’area remota e di difficile accesso. Quest’ultima zona è proprio quella più interessante dal punto di vista etnografico: solcata dal tratto terminale del fiume Omo, questa terra è rimasta praticamente inesplorata fino alla fine dell’800: fu infatti l’esploratore italiano Vittorio Bottego a risolvere, nel 1896, l’ultimo enigma della geografia moderna, scoprendo che il flime Omo termina il suo corso nel lago Turkana.
Le regioni orientali sono abitate da popolazioni prevalentemente musulmane e quelle del centro-nord da genti ahmara o oromo prevalentemente cristiane copte; queste aree presentano una sostanziale omogeneità culturale, linguistica e religiosa. Nelle regioni meridionali, selvagge e scarsamente popolate, si concentrano in meno di 2 milioni di persone piu’ di 50 gruppi etnici diversi. Solo a cavallo degli anni ’70 e ’80 i primi antropologi hanno iniziato a visitare questa regione scoprendo con grande stupore che in un’area piuttosto limitata per estensione vivevano genti facenti capo a un’incredibile varietà di gruppi etnici. Questi piccoli gruppi erano interrelati in modo che nel corso del tempo hanno intrapreso il loro proprio cammino evolutivo segnato da migrazioni, cambiamenti nelle tecniche materiali, relazioni simboliche, conflitti, assimilazioni. Il sud dell’Etiopia resta oggi il più grande museo etnografico all’aria aperta, dove le genti seguono ancora stili di vita assimilabili a quelli di 5000 anni fa.
L'Etiopia è, più che un Paese, un Continente, da esplorare in tutta la sua varietà e ricchezza. sono ben 6 gli itinerari proposti.
La Tanzania è l’Africa dell’immaginario collettivo: in pochi altri contesti è possibile trovare una così grande varietà di ecosistemi e una così grande ricchezza di fauna selvaggia come nei Parchi e nelle aree protette più famosi e meglio preservati del Pianeta: il Serengeti, il Cratere di Ngorongoro, il Manyara il Tarangire, la Riserva Selous, il Ruaha… un “must” per gli appassionati della grande fauna e dei grandi spazi. Qui vive un’umanità estremamente varia, forgiata da migrazioni e contaminazioni, miscuglio di popoli facenti capo alle famiglie etnolinguistiche bantu, nilotico-cuscitica e hazda-khoisan; qui, lungo quella profonda ferita di Madre Terra che è la Rift Valley, è nato l’uomo, come testimoniano i ritrovamenti di Olduvai Gorge; qui, in un lontano medioevo africano, è nata la cultura swahili, una cultura sincretica, sofisticata, urbana, che si sviluppa nelle importanti città commerciali della costa – Pangani, Bagamoyo, Zanzibar, Kilwa, dalla fusione di elementi africani-bantu e arabo-persiani. Paesaggi superbi, estremamente vari, verdi colline, sterminate pianure e antichi vulcani fanno da teatro all’emozionante incontro ravvicinato con ungulati, predatori e un’infinità di uccelli. Le coste dell’Oceano Indiano e le splendide isole antistanti, culla di antiche culture, sono la destinazione ideale per gli amanti del mare e delle immersioni. Si tratta di un Paese di grande varietà, che offre infinite possibilità al viaggiatore, dai trekking sui monti Kilimanjaro, Meru, Usambara e Udzungwa ai fotosafari nei celebri Parchi, alla scoperta delle antiche città emporio, testa di ponte tra Africa, Mondo Arabo, e Oriente, alle magnifiche spiagge della costa e delle isole. Le possibilità di itinerari sono praticamente infinite per durata, contenuti, livello di comfort atteso. La Tanzania è anche la destinazione ideale per le famiglie con bambini: l’incontro ravvicinato con gli animali, emozionante per i più grandi, lascia un segno indelebile nei più piccoli; il Paese offre lodges di ottimo livello, adatti alle esigenze igieniche e di comfort dei nostri figli; la popolazione è particolarmente cordiale e accogliente; in più,è un paese estremamente stabile dal punto di vista socio-politico. Sarà possibile modulare l’itinerario sulla base della composizione di ogni gruppo e sulla base dell’età e delle esigenze dei bambini. Il numero delle famiglie che sceglie la Tanzania come meta per un fotosafari è in continua crescita. La ricchezza dei parchi e della fauna, la possibilità di abbinare facilmente fotosafari ed estensione mare e la presenza di lodges di livello anche molto elevato la rendono la destinazione ideale per un viaggio di nozze. Vi suggeriamo 7 diversi itinerari, da prendere così come sono o da considerare la base su cui elaborare il vostro viaggio personalizzato.