Itinerari ed informazioni per viaggiare in Bhutan

Viaggi in Bhutan

Festival di Thimpu, Gangtey e Thangbi Mani

La Terra del Dragone: annidata tra i rilievi dell’Himalaya orientale tra India e Tibet, l'antico regno  ha aperto le sue porte al turismo negli anni ‘80. Rimasto relativa-mente isolato da qualsiasi influenza occidentale ha mantenuto la sua forte tradizione radicata nel Buddhismo Mahayana. Il popolo del Bhutan è gentile, amichevole e legato da un autentico spirito religioso. Il Buddismo permea ogni aspetto della società, dal vestito rosso dei monaci che eseguono cerimonie sacre  alle ruote di preghiera che i vecchi e le donne ruotano intonando mantra. Bandiere di preghiera sventolano sulle montagne e lungo i fiumi, chorten (stupa) in ogni angolo, monasteri  che si aggrappano precariamente sulle colline. E oltre a questo, paesaggi spettacolari, immensi boschi di conifere, ruscelli impetuosi che scendono dalle pendici Himalayane, una cornice di vette innevate. È in questo contesto che si svolge il nostro viaggio, incontrando tre Tshechu, i festival, che si tengono nei Dzong, i monasteri. Durante questi festival i bhutanesi per l'occasione indossano i loro gioielli e abiti migliori, bevono tè al burro e bevande d'orzo. Ogni festival ha le sue caratteristiche e le cerimonie sono animate da danze cham:i danzatori, con il viso agghindato da meravigliose maschere, si muovono in cerchio al ritmo di tamburi, gong e trombe.

...programma di viaggio dettagliato

Festival di Prakhar

La Terra del Dragone: annidata tra i rilievi dell’Himalaya orientale tra India e Tibet, l'antico regno  ha aperto le sue porte al turismo negli anni ‘80. Rimasto relativa-mente isolato da qualsiasi influenza occidentale ha mantenuto la sua forte tradizione radicata nel Buddhismo Mahayana. Il popolo del Bhutan è gentile, amichevole e legato da un autentico spirito religioso. Il Buddismo permea ogni aspetto della società, dal vestito rosso dei monaci che eseguono cerimonie sacre  alle ruote di preghiera che i vecchi e le donne ruotano intonando mantra. Bandiere di preghiera sventolano sulle montagne e lungo i fiumi, chorten (stupa) in ogni angolo, monasteri  che si aggrappano precariamente sulle colline. E oltre a questo, paesaggi spettacolari, immensi boschi di conifere, ruscelli impetuosi che scendono dalle pendici Himalayane, una cornice di vette innevate. È in questo contesto che si svolge il nostro viaggio, incontrando il Tshechu di Prakhar. Durante questo festival i bhutanesi per l'occasione indossano i loro gioielli e abiti migliori, bevono tè al burro e bevande d'orzo, i danzatori, con il viso agghindato da meravigliose maschere, si muovono in cerchio al ritmo di tamburi, gong e trombe.

...programma di viaggio dettagliato

Festival della Gru dal collo nero

La Terra del Dragone: annidata tra i rilievi dell’Himalaya orientale tra India e Tibet, l'antico regno ha aperto le sue porte al turismo negli anni ‘80. Rimasto relativamente isolato da qualsiasi influenza occidentale ha mantenuto la sua forte tradizione radicata nel Buddhismo Mahayana. Il popolo del Bhutan è gentile, amichevole e legato da un autentico spirito religioso. Il Buddismo permea ogni aspetto della società, dal vestito rosso dei monaci che eseguono cerimonie sacre alle ruote di preghiera che i vecchi e le donne ruotano intonando mantra. Bandiere di preghiera sventolano sulle montagne e lungo i fiumi, chorten (stupa) in ogni angolo, monasteri che si aggrappano precariamente sulle colline. E oltre a questo, paesaggi spettacolari, immensi boschi di conifere, ruscelli impetuosi che scendono dalle pendici Himalayane, una cornice di vette innevate.

A Gangtey, nel mese di novembre, si svolge uno dei bellissimi festival che caratterizzano questo Paese, il Festival della gru dal collo nero, conosciuta anche come gru tibetana, che è uno dei volatili simbolo dell’Altopiano.

Si potrà assistere a canti popolari e a balli in maschera, alcuni con temi di gru dal collo nero.

 

...programma di viaggio dettagliato

Festival di Paro, Talo e Gasa

La Terra del Dragone: annidata tra i rilievi dell’Himalaya orientale tra India e Tibet, l'antico regno ha aperto le sue porte al turismo negli anni ‘80. Rimasto relativamente isolato da qualsiasi influenza occidentale ha mantenuto la sua forte tradizione radicata nel Buddhismo Mahayana. Il popolo del Bhutan è gentile, amichevole e legato da un autentico spirito religioso. Il Buddismo permea ogni aspetto della società, dal vestito rosso dei monaci che eseguono cerimonie sacre alle ruote di preghiera che i vecchi e le donne ruotano intonando mantra. Bandiere di preghiera sventolano sulle montagne e lungo i fiumi, chorten (stupa) in ogni angolo, monasteri che si aggrappano precariamente sulle colline. E oltre a questo, paesaggi spettacolari, immensi boschi di conifere, ruscelli impetuosi che scendono dalle pendici Himalayane, una cornice di vette innevate.

Durante questo viaggio si incontreranno i tre festival di Paro, Talo e Gasa, ciascuno con il proprio significato storico e spirituale. La partecipazione a questi festival offre un'opportunità straordinaria per capire meglio la cultura e le tradizioni del Bhutan, oltre che la possibilità di ammirare la bellezza dei costumi tradizionali, delle danze e delle cerimonie che sono parte integrante della vita quotidiana di questo affascinante paese

...programma di viaggio dettagliato

Scheda paese

  • Clima, quando andare in Bhutan: il clima è molto vario perché alterato dall’altitudine. Si trovano quindi contemporaneamente tre fasce climatiche: una tropicale fino a 1700m con giungla, essendo vicino al Tropico de Cancro, una temperata ai piedi delle montagne e nelle vallate, e una fascia alpina nelle alte vette. Il periodo migliore per visitare il paese va da ottobre ad aprile. In ottobre e novembre la stagione calda dei monsoni è terminata e anche la stagione delle piogge (estate) per cui si può ammirare la natura che risplende nei suoi colori. In questo periodo vi sono anche le più importanti feste del paese. L’inverno è molto freddo e ci sono nevicate fino a 2500 metri. Anche la primavera è un buon periodo per visitare il Bhutan , con il risveglio della natura e degli animali.
  • Acquisti: In Bhutan è diffusissimo l’artigianato, con lavori in bronzo, argento e altre leghe, specialmente statuette di divinità e altri oggetti religiosi. Le lavorazioni in bambù sono molto interessanti, ma la cosa che più colpisce è la tessitura e i meravigliosi e colorati tessuti utilizzati e creati. Tra i prodotti tipici ci sono i thangka (dipinti buddisti eseguiti su tela, montati su uno sfondo di broccato e appesi a un bastone cucito in cima), yatra (pezzi di lana cuciti insieme per la produzione di maglioni, sciarpe e coperte), tappeti bhutanesi e tibetani e infine le varie bandiere del Bhutan.
  • Foto video: evitare di fare fotografie durante i festival ed è vietato fotografare al’interno di monasteri e templi. Qualsiasi tipo di ripresa e di fotografia deve essere fatto con discrezione e con rispetto.
  • Ordinamento politico: monarchia costituzionale;
  • Superficie: 47.000;
  • Popolazione: 670.000;
  • Densità per metro quadro: ;
  • Capitale: Thimphu;
  • Fuso orario: +5 h dell’Italia, +4h con l’ora legale;
  • Moneta: il Ngultrum(BTN);
  • Lingue: ufficiale lo Dzongkha,Il Nepali si parla nelle regioni meridionali.;
  • Religioni: forma tantrica del buddismo mahayana detta Drukpa( 75%),induismo( 25%);
  • Etnie: ;
  • Prefisso: 00975;

Visti e vaccinazioni

Formalità e visti:

Vaccinazioni