Naadam

durata viaggio 16 giorni

 

1° e 2° giorno

Italia-Ulaan Baatar

 

Partenza dall’Italia con voli di linea. Arrivo all'aeroporto Buyanth Ukhaa di Ulaanbaatar, assistenza del nostro personale e trasferimento in hotel. Incontro con le guide e presentazione del programma di viaggio. Successivamente visita al complesso di Gandan, principale monastero della Mongolia, costruito più di 300 anni fa e unico tempio attivo durante il socialismo. Nel pomeriggio ascesa alla collina di Zaisan, da dove si gode di un bellissimo panorama sulla città e delle colline circostanti. Da qui si può capire il veloce sviluppo urbano. Chiuderà la giornata la visita al Museo di Bogd Khan, palazzo invernale del primo e ultimo signore teocratico, l’imperatore-lama della Mongolia. Pernottamento in hotel.

 

3° giorno

Ulaan Batar-monastero di Amarbayantsgalant

 

Partenza per la città di Darkhan, situata a nord di Ulaanbaatar, raggiungibile con una comoda strada asfaltata. Il paesaggio che si presenterà appena fuori dalla capitale sarà tra i più belli che ricorderete: morbide verdeggianti colline solcate dai pascoli e punteggiate qua e là dalle abitazioni dei nomadi. Poco prima di entrare in città si devia verso ovest arrivando al monastero di Amarbayasgalant, il cui nome significa il “luogo della tranquilla felicità”. E’ uno dei più belli e importanti della Mongolia, sia perché ospitava le spoglie mortali della prima guida spirituale, sia per la sua peculiare architettura di stile mancese. Nel pomeriggio visita del monastero costruito nel 1737 e dedicato a Zanabazar, il primo imperatore-lama, scienziato e grande scultore, la cui salma venne trasferita qui nel 1779. Pernottamento in gher.

 

4° giorno

Amarbayantsgalant-Uraan togoo

 

Si prosegue verso ovest transitando da Erdenet, la seconda città della Mongolia, famosa per le miniere di rame sfruttate sin dai tempi del socialismo: Dopo aver superato Bulgan, capoluogo dell'omonima regione, ci si ferma a Khutag Undur nelle vicinanze del parco di Uraan togoo, famoso per i suoi vulcani spenti. Con una passeggiata breve e semplice, ma un po' ripida, si raggiungerà la caldera del più grande vulcano dell'area. Si gode da qui di uno splendido panorama sulla steppa, a perdita d’occhio. Tutta la zona è ricchissima di fiori. Pernottamento in gher.

 

5° giorno

Uraan togoo-lago Oghi

 

Dopo la prima colazione partenza verso Karakorum, ad ovest, attraverso gli straordinari paesaggi che sono stati lo scenario per oltre due millenni di evoluzione e simbiosi tra le civiltà nomadi, le società dedite alla pastorizia ed i loro centri amministrativi e religiosi. Arrivo sulle sponde del lago Oghi Nuur, un vero osservatorio privilegiato per il birdwatching. Pernottamento in gher.

 

6° giorno

Lago Oghi-terme di Tsenkher

 

S i prosegue per la zona termale di Tsenkher, nel cuore dei monti Khangai, in una cornice di foresta boreale dove pascolano liberi gli yak mongoli, e dove le acque escono a temperature tra i 60 e gli 80 gradi, ottime per rilassarsi. Pernottamento in gher.

 

7° giorno

Terme di Tsenkher-Kharkorin-Monastero di Shank

 

Al mattino si parte presto per raggiungere Kharkhorin, l’antica capitale dell’Impero Mongolo di Gengis Khan, dove sono rimaste 2 delle 4 tartarughe di pietra che originariamente segnavano i confini della città. Visita al monastero-museo di Erdene Zuu, costruito sui ruderi di Kharkhorin. Dopo la visita dell’antica capitale si raggiunge il monastero di Shank, situato a 30 km, dove saremo graditi ospiti. Shank è un piccolo e antico monastero che un tempo custodiva la bandiera di Gengis Khan. Come molti monasteri fu chiuso nel 1937 e parzialmente distrutto. Fortunatamente però il tempio principale non subì danni molto gravi ed i monaci poterono rientravi nel 1990. Si trascorre con i monaci parte della giornata e si pernotta nella nuova foresteria adiacente. La sistemazione è un po' spartana, in camerate, con i bagni esterni molto rustici, ma questa è l’occasione per dare un contributo concreto a questa piccola comunità monastica e vedere da vicino la vita dei monaci e i tesori di questo luogo sacro. Pernottamento in monastero.

 

8° giorno

Kharakorin e monastero di Shank-Valle del fiume Orkhon-Eremo di Tukhun

 

Dopo aver assistito all'inizio della preghiera quotidiana, si parte per la valle del fiume Orkhon, patrimonio naturale dell'Unesco, e raggiungere le pendici occidentali della catena dei Khangai. Qui i mezzi si fermeranno e si salirà per raggiungere l'eremo di Tuvkhun. Situato in una zona di grande rilevanza storica e naturale, creata dalla combinazione di terremoti ed eruzioni vulcaniche. Il monastero di Tuvkhun, recentemente restaurato, si trova incastonato sulle montagne che chiudono a settentrione la Valle dell’Orkhon. Il paesaggio che si gode dal monastero fa capire perché questo eremo fosse molto amato dalla figura mistica più importante della storia mongola, Bogd Khan Zanabazar, che qui visse e studiò per quasi trent’anni. La visita si effettua a piedi: dopo una facile salita si camminerà per circa un’ora in mezzo nella foresta. Pernottamento in gher.

 

9° giorno

Valle del fiume Orkhon-Rovine del monastero di Ong

 

Oggi si parte per il deserto dei Gobi in direzione del monastero di Ong, recentemente restaurato, posizionato sulle due rive dell'omonimo fiume, unico corso d'acqua ad entrare nei Gobi. Un tempo, prima del socialismo, era un ricchissimo centro culturale e commerciale carovaniero. A metà del viaggio si vedrà un cambiamento radicale: dalla steppa al deserto dei Gobi, che occupa buona parte del territorio di questo immenso paese. Pernottamento in gher.

 

10° giorno

Rovine del monastero di Ong-rupi fiammeggianti di Bayanzag e dune di Khongoryn els

 

Proseguendo per il deserto dei Gobi si transita per Bayanzag, “Vette infuocate” in lingua mongola. Qui la spedizione americana di Roy Andrews Chapman nel 1924 fece le più grandi scoperte paleontologiche dell'epoca, trovando un’impressionante quantità di reperti, tra cui uova e scheletri interi di dinosauri appartenenti a molte specie sconosciute fino ad allora e non presenti né in Asia né negli altri continenti. S giunge al Parco Nazionale di Khongoryn Els, dove un’escursione ci porta alle “dune cantanti”, le dune di sabbia più alte e spettacolari della Mongolia, alcune delle quali arrivano fino a 800 metri di altezza. La zona è ricca di capre selvatiche e di gazzelle. La lunga striscia di sabbia corre per un centinaio di chilometri costeggiata da ricchi pascoli e chiusa ai lati da un territorio montagnoso che crea uno straordinario contrasto. Pernottamento in gher.

 

11° giorno

Dune di Khongoryn els-valle di Yoliin am

 

Si seguono i bellissimi cordoni dunari verso est arrivando al Parco Nazionale di Gurvan Saikhan dove si visita Yoliin Am, chiamata a volte nelle guide la “Valle delle aquile” (… anche se qui le aquile non si sono mai viste…), sempre fresca, con lingue di ghiaccio al suo interno anche durante la prima parte dell’estate, in contrasto con l’arido deserto, con un po’ di fortuna ci farà incontrare gli stambecchi ed i gipeti. Questi monti sono le ultime propaggini orientali della catena degli Altai. Pernottamento in gher.

 

12° giorno

Valle di Yoliin am-Naadam a Dalanzadgad-Tsagaan suvraga

 

Si raggiunge la piccola cittadina di Dalanzadgad, che dista circa 80 km; oggi è il giorno del Naadam (Naadam=giochi), si potranno vedere da vicino le corse dei cavalli e la lotta tradizionale. È un momento unico in cui si assaggeranno i piatti tipici e le bevande tradizionali mongole. La scelta di partecipare ad un Naadam di una piccola cittadina è maturata dall’esperienza di anni di viaggi in Mongolia: in queste località remote le ricorrenze sono più vivibili dal visitatore, che si può mischiare tra la folla, a differenza di quello della capitale dove si assiste alle gare in uno stadio alla stregua di uno spettacolo, senza la possibilità di interagire con la gente. Nel pomeriggio inizierà la salita verso Nord, entrando nel Gobi centrale. Il paesaggio di questo tratto è caratterizzato da una profonda fenditura nel terreno da est verso ovest, con la steppa sul fondo della vallata. Arrivando a Tsagaan Suvraga, lo “stupa bianco”, ci si imbatte in incredibili formazioni calcaree, alte anche 30 m, con striature multicolore tendenti al rosso, al giallo e al vermiglio che assomigliano ad antiche rovine di una città, secondo le credenze locali. Si arriverà con la macchina sulla cima e, con una semplicissima passeggiata, si scenderà per godere al meglio di questa meraviglia della natura. Pernottamento in gher.

 

13° giorno

Tsagaan suvraga-Ikh Gasriin Chuluu

 

Partenza verso nord in direzione della capitale. La meta di oggi è Ikh Gazryn Chuluu, il “luogo delle grandi rocce”, uno dei parchi naturali più belli della Mongolia. Complessi granitici alti anche 1700 metri formano una catena lunga una trentina di chilometri e nascondono interessanti grotte che si potranno visitare. Il vento ha disegnato qui, grazie alla costante erosione, spettacolari forme a pinnacoli. Pernottamento in gher.

 

14° giorno

Ikh Gasriin Chuluu-Ulaan Baatar

 

Oggi è l'ultimo giorno nel deserto che cambierà in steppa andando verso la capitale. Buona parte del percorsosi effettuerà su una delle poche strade asfaltate. La mattina la spenderemo nella visita a piedi o in macchina di questa incredibile area. Pernottamento in hotel.

 

15° giorno

Ulaan Baatar

 

Alla mattina visita al Museo-Monastero di Choijin Lama, uno dei pochi monasteri rimasti intatti che conserva le maschere originali utilizzate nelle danze rituali e le splendide sculture di Zanabazar. Tempo a disposizione per gli acquisti. Se interessati ci si potrà recare al mercato locale di Naraan Tuul. Pernottamento in hotel.

 

16° giorno

Ulaan Baatar-Italia

 

Trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia


viaggio in 16 giorni

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc
2024 Sab. 29 Giu Dom. 14 Lug 3050 -

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 3050
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 430
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 430
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80


La quota comprende:

  • Sistemazione in hotel a Ulaan Baatar, in tipiche tende ger a due posti o in tende mobili nelle altre località, secondo programma.
  • Trattamento di pensione completa durante tutto il viaggio esclusi i pasti a Ulaan Baatar 
  • Visite ed escursioni come da programma
  • Ingressi a monasteri, templi, musei e parchi
  • Trasferimenti da e per l’aeroporto
  • Circuito a bordo di veicoli fuoristrada

 

La quota non comprende:

  • Voli internazionali
  • Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge
  • Iscrizione ed assicurazione medico/bagaglio
  • Escursioni (cammello e cavallo), sauna, massaggi, facchinaggio
  • Bevande, mance, extra e spese personali, quanto non espressamente citato



Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

In Breve...

Naadam, un'occasione unica per il leggendario Deserto dei Gobi, il Gran Sabbione secondo la definizione di Marco Polo. Da secoli i nomadi raccolgono la sfida di questo ambiente senza pietà, dalle escursioni termiche estreme, ripagati dalla libertà dei grandi spazi infiniti e mozzafiato. Dune e montagne, praterie e tappeti di stelle alpine e genziane, grandi laghi e vulcani. Ma anche ger disseminate nella steppa e monasteri buddisti dove incontrare una popolazione aperta, cortese ed ospitale. Un circuito di grande impatto visivo, naturalistico e culturale.

Valore aggiunto? il Naadam, opportunità imperdibile per un incontro ravvicinato con la popolazione!

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido