Gran Mare di Sabbia,Djebel Awaynat, Rebianah e Waw

durata viaggio 22 giorni

1° giorno
Italia-Tripoli-Benghazi

Volo diretto da Milano alla volta di Tripoli e coincidenza per Benghazi, dove l’arrivo è previsto in serata. Cena libera e pernottamento in albergo.

dal 2° al 5° giorno
il Gran Mare di Sabbia-Giarabub

Partenza in minibus per Ajdabiya, grosso centro sulla strada costiera che si snoda lungo il Golfo della Sirte collegando la Cirenaica alla Tripolitania. Appuntamento ad Ajdabiya con i veicoli fuoristrada e continuazione per Aujla e Jalu per affrontare da ovest verso est le prime dune del Great Sand Sea, il Gran Mare di Sabbia. Immensa formazione di dune a cavallo del 25° meridiano, frontiera tra Libya ed Egitto, fu incubo e dannazione di grandi esploratori, teatro di guerra, di gesta eroiche e tragedie, scelta audace e vincente per le incursioni impossibili dei Long Range Desert Groups. E’ un mare infinito dalle onde altissime, che verso la depressione di Giarabub (Al Jaqbub) inghiotte una costa irreale di calcari fossiliferi: enormi hatie (sebkha) circondate da palmeti, laghi salati, fondi marini di un bianco abbacinante, curiosità geologiche e fossili pietrificati negli strati del Miocene formano paesaggi tra i più insoliti e spettacolari del Sahara. Campi.

dal 6° al 9° giorno
Giarabub-Kufra

Una sosta per i rifornimenti s’impone nell’oasi circondata dai relitti della follia umana. Poi via, attraverso lagune fossili ed antiche scogliere ricche di coralli, madrepore, ricci e conchiglie, per immergersi di nuovo tra i flutti cangianti eppur immobili ed eterni del Gran Mare di Sabbia, silenziose presenze incombenti dalle creste strapiombanti scolpite dai venti etèsii. Un continuo saliscendi alla ricerca del passaggio migliore, della sabbia più compatta, in una successione interminabile di ripide salite e discese mozzafiato. E’ uno degli angoli più aridi del mondo, ma così sconvolgente, così fatalmente affascinante… E una volta usciti ecco i grandi serir, le piane sconfinate che seguono la frontiera egiziana e che ci introducono in una magnifica zona di rilievi sedimentari divorati dalle dune, dove le varie sfumature dell’arenaria, dal beige al viola, si fondono col bianco abbagliante degli strati calcarei ed il rosa albicocca della sabbia. La micro-erosione  ha creato delle forme fantastiche alla base di questi roccioni tra i quali l’uomo ha cacciato le sue prede e trovato rifugio, lasciando evidenti segni del suo passaggio ed un’incredibile quantità di utensili in pietra. Campi.

dal 10° al 13° giorno
Kufra-Djebel Arkanu–Djebel Al Awaynat–Rebianah

Giusto una sosta per i rifornimenti a Kufra e poi via verso sud-est. Si scorgono da lontano, nella bruma dell’orizzonte, sul confine tra Libya, Egitto e Sudan, sorgere all’improvviso dal Deserto Libico come un unico bastione: separati in realtà da una sorta di corridoio di una quarantina di chilometri occupato da una formazione di dune che bisogna attraversare, Arkanu e Al Awaynat sono due massicci di origine vulcanica che meritano davvero di essere visti. Probabilmente risalenti a 3 miliardi di anni fa, sono fra le rocce più antiche della crosta terrestre, vere reliquie annegate in terreni più giovani. Meta sofferta di alcuni grandi esploratori nella prima metà del secolo scorso, dal diplomatico egiziano Hassanein bey al principe Kemal el Dine, da Almasy agli alti quadri di comando dei Long Range Desert Groups, i due djebel furono pure visitati da grandi studiosi della preistoria sahariana come Frobenius ed i nostri Lodovico di Caporiacco e Paolo Graziosi, che rilevarono e documentarono la presenza di una moltitudine sorprendente di capolavori d’arte rupestre preistorica.  Soprattutto nelle vicinanze della sorgente di Aïn Dua, in Libya, tra i grandi massi franati si possono individuare mandrie di animali domestici, antilopi, uomini e donne facilmente riconoscibili dall’abbigliamento e dagli ornamenti, personaggi dentro capanne, cacciatori muniti d’arco e frecce, guerrieri. Un’oasi in mezzo al deserto insomma, un paradiso naturale od un rifugio per salvarsi dalla desertificazione, un’isola di vita dove cacciare, pascolare e coltivare perché, certamente,  qui l’acqua non mancava. Questo è il punto più meridionale dell’itinerario, dopo di che il viaggio riprenderà verso nord-ovest per raggiungere questa volta l’oasi di Rebianah, ai bordi dell’erg omonimo, e nuovamente Kufra. Campi.

dal 14° al 17° giorno
l’oasi abbandonata di Bzemah e l’attraversamento dell’erg di Rebianah

Una puntatina a Bzemah è quasi d’obbligo perché l’oasi, abbandonata probabilmente nel 1987, si sviluppa ai bordi di un lago salato lungo parecchi chilometri a forma di mezzaluna, dominato da una caratteristica montagna: uno dei paesaggi più insoliti e sorprendenti di questo deserto. La sabbia dorata, il verde delle palme, il bianco del sale, il rosa-vinaccia dell’acqua ed il bruno delle rocce creano un contrasto davvero notevole ed un colpo d’occhio di grande impatto. Poi è la grande traversata della Ramlat Rebianah (ramlat significa sabbia, formazione di dune). Una cavalcata tra le rotondità morbide e vellutate delle dune, alla ricerca di paleosuoli di cui la regione è ricca e dei segni lasciati da un Uomo straordinario che nella notte dei tempi ha saputo domare l’ambiente e vivere in simbiosi con la natura. Campi.

dal 18° al 20° giorno
Waw an Namus

Un’immensità piatta come un biliardo porta a Waw an Namus, Il Vulcano. L’approccio è sconcertante: dal nulla ecco apparire sulla linea dell’orizzonte, all’improvviso, un’isola nera. Poi anche il terreno, la sabbia, diventano neri. Sono ceneri e lapilli sputati fino a 10 km dalla  forza di questo rigurgito di Madre Terra. La caldera è gigantesca ed impressionante, 11 km di circonferenza, e presenta all’interno un ulteriore edificio eruttivo circondato da insospettabili laghi, sulle cui rive prosperano canne e qualche palma. La sabbia chiara scivola lungo le pendici e con i lapilli neri crea dei grafismi straordinari. Su tutto un sottile odore di zolfo ed un silenzio tombale che fanno riflettere... Potenza e poesia della Natura, violenza e dolcezza... Unico! Qui il campo sarà posto nel fondo di un grande cratere vulcanico poco distante, ricco di cristalli di halite. Poi comincia la via del ritorno, verso il progetto agronomico di Waw el Kebir, oasi artificiale che sorge da un territorio davvero ostile, per arrivare infine nella Marzukia, caratteristica regione di piccole dune, sebkha e palme, un paesaggio davvero dolce per salutare il deserto. Campi.

21° giorno
Sebha-Tripoli

Si riprende l’asfalto per riconquistare Sebha ed imbarcarsi sul volo per Tripoli. Cena libera e pernottamento in albergo.

22° giorno
Italia

Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.

 

Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano – minimo 10 partecipanti con Tour Leader Marino Keller: € 3.450,00

La quota comprende:
• I voli a/r da Milano in classe economy
• I voli interni
• Sistemazione in camere doppie standard a Tripoli e Sebha e in tende doppie tipo igloo durante il circuito desertico
• Trasferimenti da e per gli aeroporti in Libia
• Circuito nel deserto a bordo di veicoli fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser
• Pensione completa tranne i pasti a Tripoli
• Tutte le escursioni e le visite citate nel programma


La quota non comprende:
• **Tasse aeroportuali, secutity tax & fuel surcharges
• Il visto d’ingresso che si ottiene in loco (€ 35,00)
• Applicazione del timbro bilingue – per chi non avesse il passaporto già tradotto in arabo (€ 35,00)
• L’assicurazione medico/bagaglio (€ 70,00)
• I permessi foto/video nei siti archeologici e nei musei
• Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato

Supplementi:
• Sistemazione in singola: € 250,00
• Partenza da altre città: su richiesta
• Assicurazione annullamento facoltativa

 

**Data l’estrema, imprevedibile variabilità delle tasse aeroportuali, security tax e fuel surcharge il loro importo definitivo sarà disponibile a 21 giorni dalla data di partenza


Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 3450
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Tasse aeroportuali indicativamente* € 70
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 250
Visto di entrata nel paese/i € 35
Timbro bilingue € 35
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 70
Sistemazione in singola € 250
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80
Visto di entrata nel paese/i € 35




Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

Benghazi, Giarabub, Gran Mare di Sabbia, Kufra, Djebel Awaynat, Rebianah, Bzemah, Waw an Namus, Al Haruj al Aswad, Sebha, Tripoli.

In Breve...

per nulla frequentato, il sud-est libico merita la massima attenzione per la ricchezza di seduzioni culturali e varietà paesaggistiche tra le più insolite del Sahara. Un'impareggiabile esplorazione dalle sebkha di Giarabub alle dune del Gran Mare di Sabbia, alle variopinte arenarie nubiane. Da quell'isola di vita in mezzo al deserto che doveva essere Awaynat nella preistoria la vulcano Waw an Namus (unico!) attraverso il dolce erg di Rebianah... Fossili, stranezze geologiche, manufatti litici, arte parietale... e chi più ne ha, più ne metta!

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido
  • Visto/i da ottenere in Italia