Grande Spedizione-Da Bissau a Cotonou

durata viaggio 23 giorni

1° giorno  - 10 febbraio
Italia-Bissau

Arrivo a Bissau e trasferimento in hotel. Pernottamento hotel Azalai, standard internazionale.

2° giorno 
L’etnia Malinké

Mattinata di trasferimento. Dopo pranzo lasciamo la strada principale per dirigerci verso un piccolo villaggio nella regione Malinkè. I Malinkè sono i discendenti dell’antico impero del Mali, attualmente sparsi sui territori del Mali, della Guinea Conakry e della Guinea Bissau. Il villaggio che visiteremo è conosciuto per le famiglie di griot, i cantastorie che perpetuano la tradizione orale degli avi fin dai tempi dell’impero. Qui producono anche i loro strumenti musicali e si esibiranno in una esibizione delle loro capacità musicali. Pernottamento in hotel a Gabu, camere con aria condizionata.

3° e 4° giorno 
Guinea Conakry

Una piccola pista ci porta al confine con la Guinea. Si attraversa il Fouta Djalon, un territorio verdeggiante costituito da savane boscose, foreste aperte e vaste pianure. Nascono da qui i più importanti fiumi dell’Africa Occidentale: il Senegal, il Gambia e il Tinkisso, che porta le sue acque al grande Niger. La regione è abitata da tribù Fulani che abitano in villaggi isolati, composti da grandi case in argilla decorate con bassorilievi coperte da alti tetti conici con diversi strati di paglia. L’arrivo di un visitatore qui costituisce veramente un evento raro! Alla fine del 3° giorno arrivo a Labé, che ospita contemporaneamente una grande e famosa moschea, una chiesa cattolica ed una protestante. La posizione geografica, il clima piacevole in ogni stagione, l’originale artigianato e la presenza di un mercato ricco e vario fanno di Labé un centro importante anche per i paesi vicini. Il 4° giorno arrivo a Coya, popolosa cittadina che deve la sua importanza all’ incrocio di strade che portano a tutte le principali città del paese, prima fra tutte la capitale Conakry. Pernottamento in hotel di classe turistica, a Labé il giorno 3 e a Coyah Il giorno 4. Pensione completa.

5° e 6° giorno 
Isole, Foreste, Forti della Tratta 

Percorreremo tratti di foreste e lagune ed arriveremo al confine con la Sierra Leone, paese coperto da foreste dal folto fogliame che ricoprono colline e montagne. Senza dimenticare l’attrattiva di circa 400 km di coste dalle spiagge splendide, a volte bordate da mangrovie. Nella regione Lungi lasceremo i nostri veicoli presso la spiaggia per imbarcarci su di una piroga a motore e visitare le isole di Bunce e Tasso. Spiagge selvagge, sperduti villaggi di pescatori nascosti nella lussureggiante vegetazione ed anche un forte risalente al tempo della tratta degli schiavi. Sì, perché la piccola isola di Bunc, che sorge ben riparata nell’ampio estuario del fiume Rokel, è stata un importante centro di smistamento degli uomini (ma anche donne e bambini…) catturati all’interno del paese ed inviati in Georgia o Sud Carolina, “grazie” alla loro esperienza nella coltura del riso. Pensione completa. Pernottamenti in hotel. 

7° giorno 
Free Town

Arrivo nella capitale della Sierra Leone, la città portuale di Free Town, che ospita più di un milione di persone e costituisce il centro economico, finanziario e culturale del paese. Visita della città per scoprire la sua vivace atmosfera, le architetture coloniali, i mercati e l’interessante museo. Nel pomeriggio continuazione verso il fiume e le popolari spiagge di Lumely. Pensione completa. Pernottamento in hotel.

8° giorno 
Banan Island

Dalla strabiliante linea costiera navigheremo verso le incantevoli isole dell’Arcipelago Banana; dove si trovano belle spiagge e villaggi di pescatori. Ritorno sulla terraferma e trasferimento al Resort Tacugama oppure al nostro hotel in Free Town. 

9° giorno 
Scimpanzé

Sosta al Tacugama Chimpanzee Sanctuary, un rifugio rigoglioso tra piacevoli cascate dove si svolge un esperimento, molto interessante, di riabilitazione degli scimpanzé. Catturati oppure orfani di adulti che erano stati a loro volta catturati o uccisi, vengono pian piano rieducati alla vita selvaggia. Nel pomeriggio arrivo a Kenema, la “capitale dei diamanti”, dove gemme grezze, diamanti e oro vengono venduti in negozi specializzati. Pernottamento in hotel.

10° giorno 
Diamanti

Visita della principale regione dei diamanti della Sierra Leone. La gente è libera di scavare alla ricerca delle pietre preziose e le rive dei fiumi sono le più ricche. La ricerca dei diamanti crea una vera dipendenza, paragonabile al gioco d’azzardo; in effetti la possibilità di trovare una “fortuna” è reale ma… soltanto per i più fortunati! I diamanti hanno giocato un ruolo importante nella recente e travagliata storia del Paese; del resto la quantità di pietre preziose trovate è notevole. La vicina regione è abitata dai Mende, nota per le maschere Bondo. In serata arrivo a Bo. Cena e pernottamento all’ hotel Dohas, camere con aria condizionata e piscina.  

11° giorno 
Verso la Liberia

Interessante giornata di trasferimento verso il confine con la Liberia attraverso ambienti di foresta pluviale. In serata arrivo a Robertsport. L’antico nome della cittadina, Cabo do Monte, assegnato dai primi navigatori portoghesi nel XV sec., era dovuto all’alta collina rocciosa che domina il Capo. Cena e pernottamento al Nana’s Lodge.

12° giorno 
Liberia

Mattinata dedicata alla visita di Robersport. Nel XIX sec. un consistente gruppo di schiavi afro-americani liberati si stabilì proprio qui. Arrivarono, si scontrarono e dominarono gli indigeni e divennero i fondatori dello stato indipendente che chiamarono “Liberia”. Attualmente rappresentano solo il 5% della popolazione totale ma sono considerati il motore dell’economia moderna e dello sviluppo del Paese. Crearono la lingua Kriol, una sorta di inglese Pidjin che divenne la lingua dominante, attualmente parlata dall’80% della popolazione. In tarda mattinata arrivo a Monrovia, la Capitale, per visitare l’interessante e da poco rinnovato Museo Nazionale e l’imponente tempio massonico della Gran Loggia della Liberia, che dal 1867 al 1980 contribuì notevolmente alla dominazione politica della minoranza Kriol. Pensione completa. Pernottamento in un confortevole hotel, camere con aria condizionata.  

13° e 14° giorno 
Ponti di Liana

Fine della visita di Monrovia e trasferimento verso la regione nord est del Paese. La strada principale si restringe fino a diventare una piccola pista nella regione delle foreste al confine con Guinea Conakry e Costa D’Avorio.  La foresta pluviale che si estende tra Costa D’Avorio, Liberia e Guinea è famosa per i ponti di liana. L’origine è avvolta nel mistero, si dice che siano stati costruiti da giovani iniziati nel corso di una sola notte!!! E si dice che l’attraversamento è semplice se si rispettano alcuni tabù. In ogni caso questi ponti spettacolari, costruiti solo con materiali che provengono dalla foresta, sono un magnifico esempio di “tecnologia tribale”. Il giorno 13 cena e pernottamento al Jakies guest-house; giorno 14 hotel Les Cascades di Man. 

15° giorno
Maschere nella foresta

Giornata dedicata alle maschere e alle tradizioni magiche. Trasferimento in4x4 per raggiungere sperduti villaggi nella foresta ed incontrare l’etnia Guere. Da queste parti l’arrivo degli stranieri è un evento raro. Scopriremo la danza delle potenti maschere Guerè e Dan e, se saremo fortunati, assisteremo alla rara performance “Jongleurs”. Si tratta di un’antica tradizione in via di estinzione: noi, durante le nostre ricerche sul campo, siamo riusciti a scoprire uno dei pochi villaggi che ancora la pratica. Se le maschere Guere sono famose per la loro potenza e per l’aspetto molto rude, le maschere Dan sono considerate l’esempio più raffinato di equilibrio ed armonia nell’arte tribale. Ritorno all’Hotel Les Cascades di Man. 

16° giorno 
Cattedrale nella savana 

Trasferimento in direzione sud-est. Continueremo il nostro viaggio attraversando immense piantagioni di alberi da gomma e caffè, intervallate solo da piccoli villaggi. Continuando ci delizieremo con l’aroma dei baccelli di cacao. La Costa D’Avorio è il principale produttore di cacao ed insieme al Ghana rappresentano più della metà della produzione mondiale. Apprenderemo un po' di nozioni circa le tecniche di coltivazione e di raccolto. Nel pomeriggio arrivo a Yamoussoukro, il “villaggio” natale di Houphouet-Boigny, primo presidente della Costa d’Avorio indipendente e -dal 1983- la capitale del paese. Qui il sogno ivoriano degli anni 70 e 80 si è fatto realtà. Il sogno di un paese che seppur non avendo grosse ricchezze naturali riuscì a produrre ricchezza al punto da rivaleggiare in stile architettonico e dimensioni con le capitali europee. Uno stile solenne ed imponente al tempo stesso... Visiteremo la Basilica della Madonna della Pace, copia di San Pietro a Roma. Girovagando tra gli immensi boulevard per nulla trafficati del centro, tra i buchi nell’asfalto e qualche gallina in mezzo alla strada, saltano all’occhio altri eccessi: giganteschi palazzi del governo, altissimi hotel di 14 piani, enormi scuole e persino un laghetto artificiale con tanto di caimani. Ma quello che più rimane di tutto questo riempire non è altro che la sensazione di vuoto per il nulla che circonda questa illusione...  

17° giorno 
Abidjan

Percorriamo l’autostrada per raggiungere in tarda mattinata Abidjan. Se osservato aldilà della laguna, “il plateau” (City District) cresce vorticosamente verso l’alto con grandi palazzi moderni e grattacieli, piuttosto che svilupparsi in orizzontale come ogni altro centro africano. La terra a disposizione è poca e contesa alle acque della laguna Ebrié. La stazione lagunare con l’interminabile fila di persone in attesa di un battello a occidente e la silhouette stupefacente della cattedrale di San Pietro e Paolo ad oriente, delimitano i confini della “city”. Il traffico caotico è uno dei risultati negativi della veloce crescita economica del Paese. Pernottamento hotel Azalai.

18° e 19° giorno 
Ghana: I castelli della costa

Dopo una breve visita di Grand Bassam per godere dell’elegante architettura della prima capitale coloniale della Costa D’Avorio, ci dirigeremo verso il confine con il Ghana. Nel pomeriggio arrivo ad Axim e visita del Forte Sant’Antonio, costruito dai portoghesi nel 1515 all’estuario del fiume Ancobra, in una regione ricca di oro. Il giorno dopo trasferimento verso Elmina. Elmina: un nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz approdarono qui con dodici caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. I luoghi scelti erano legati anche alla possibilità di acquisto della polvere d’oro. Così ebbe inizio la storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, che oggi festeggiano il record di oltre cinque secoli di continui contatti e commerci tra africani ed europei. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati da portoghesi, olandesi, inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato inizialmente come fattoria fortificata per rifornire di verdure, frutta e cibo fresco le navi che facevano rotta lungo la via delle Indie, e nello stesso tempo come base per l’acquisto della polvere d’oro, dell’avorio, e dei  legnami pregiati. Nel 18° secolo il castello raggiunse la sua estensione attuale quando divenne uno dei principali centri di raccolta degli schiavi da inviare nelle Americhe. Oggi è riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO. La cittadella d’Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace ed unica. Le antiche costruzioni portoghesi, olandesi, inglesi, oggi abitate dai locali,  si affiancano ai templi delle “Compagnie Asafo”, in cui i guerrieri offrono ancora sacrifici e libagioni. Cena e pernottamento: Anomabo beach resort – Bungalow fronte oceano.

20° giorno 
Accra la capitale

Grande città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità che si riflette sia nei quartieri moderni, che in quelli più vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali. I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie d’ Africa. Di fronte all’oceano si organizza la vita dei quartieri autoctoni. James Town: un villaggio circondato da una città. Qui le attività economiche seguono criteri ben diversi da quelli che governano la city, distante solamente qualche centinaio di metri. Pranzo in un ristorante alla moda: fusion di cucina internazionale ed africana. Oltre Osu, sede del palazzo presidenziale, si trova il quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro, creano bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali... Questi bizzarri manufatti oltre ad essere apprezzati localmente hanno fatto mostra di sè in prestigiose esposizioni internazionali. Cena e pernottamento all’Accra City hotel, nel distretto centrale della città.

21° giorno 
Vudù

In mattinata trasferimento verso il confine con Togo.Lomé, vibrante capitale del Togo è l’unica città africana ad aver subito consecutivamente le influenze coloniali tedesche, inglesi e francesi nonché una delle poche capitali al mondo situata al confine con un’altra nazione. Questa storia di influenze variegate ha creato un identità unica che si riflette nello stile di vita e nell’architettura della città. Lome è il punto di incrocio di persone, culture e commerci che la rende città cosmopolita dalle dimensioni umane. Scopriremo: il mercato centrale con le “Nana Benz”, donne mercanti che hanno concentrato nelle loro mani il  commercio dei “pagne” (tessuti  che vengono venduti in tutta l’Africa Occidentale); gli edifici coloniali del  quartiere amministrativo; il mercato dei  feticci più grande d’Africa con  un  eclettico assortimento di amuleti, crani di animali, conchiglie, antiche pietre-moneta, teste di serpente, statuette propiziatorie e tutte le più svariate componenti necessarie alla realizzazione di pozioni magiche e feticci.  Raggiungeremo uno sperduto villaggio per assistere ad una cerimonia vudù.  Il Vudù è originario delle regioni costiere di Togo e Benin e sbarcato nei  Caraibi e le Americhe durante la tratta negriera. Il Vudù è la religione animista tramandata dagli antenati ed ancora ferventemente praticata da queste genti. Oggi conta circa settanta milioni di adepti nel mondo, principalmente in Africa e nelle Americhe. Nei villaggi le cerimonie Vudù fanno parte della vita quotidiana: al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam e accompagnato da canzoni incantatorie alcuni danzatori cadranno in profonda trance: occhi riversi, smorfie, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco movimenti convulsi che imitano quelli di un animale. Sakpata, Heviesso, Mami Water e altre divinità Vudù prendono  possesso del corpo dei loro adepti per manifestarsi. Cena e pernottamento hotel Onomo.

22° giorno 
Maschere Danzanti

Oggi è domenica. Incontro con la Celestial Church, interessante esempio di sincretismo religioso che unisce elementi del vudù al cristianesimo. Incontreremo i fedeli e i sacerdoti, assistendo a riti di esorcismo, profezie e trance. Frontiera del Benin (Hilla Kodji / Save Kodji). In un piccolo villaggio tra laguna ed oceano scopriremo Egungun che riunisce le maschere Egun ed è una potente società segreta. Le maschere Egun rappresentano gli spiriti dei defunti e di fatto, secondo la popolazione locale, "sono" i defunti. Le maschere Egun arrivano dalla casa delle maschere indossando costumi colorati e brillanti, e sfilano nelle vie del villaggio lanciandosi repentinamente all’inseguimento dei curiosi e incauti spettatori che troppo si avvicinano quasi a sfidare le maschere. I partecipanti non devono farsi toccare da Egun: proveniente dall’aldilà potrebbe condurli con se. Quando la maschera irrompe sulla scena, si assiste a una specie di corrida che suscita un mix di paura ed ilarità. In alcuni casi coloro che sono raggiunti dalle maschere cadono in uno stato di catalessi e sono portati subito nella casa delle maschere per un trattamento segreto che li farà ritornare nel mondo dei vivi. Trasferimento a Ouidah. Cena e pernottamento Hotel Casa del Papa o similare, bungalow fronte oceano, spiagge selvagge, piscina.

23° giorno 
Villaggio su palafitte

Ouidah é considerata la capitale del vudù africano. In questa città, antico porto del traffico negriero dalle rare architetture afro-brasiliane, coabitano uno di fronte all'altro, in perfetto sincretismo, il tempio dei pitoni e la cattedrale cattolica. La lentezza dei personaggi inondati dal sole... il battito lontano delle onde sulla spiaggia... il ritmo dei tamburi sembrano riportare l'eco mormorante delle colonne di schiavi imbarcati su queste spiagge. Un'atmosfera “fuori del tempo”, perfettamente  descritta da Chatwin nel suo libro « Il viceré di Ouidah ». Interessante la visita di Villa Adjavon edificata nel 1922 in stile architettonico Afro-Brasiliano ed oggi perfettamente restaurata , contiene oggi una parte delle collezioni d’arte contemporanea africana appartenente alla fondazione Zinsou. Dopo il pranzo al ristorante lasceremo i nostri veicoli. Una barca a motore coperta ci permetterà di attraversare il Lago Nokwe e raggiungere Ganvié, il più vasto villaggio palafitticolo del continente Africano. Gli abitanti dell’etnia Tofinou costruiscono le loro capanne di legno su pali di teck. La pesca è l’attività principale di questa popolazione il cui isolamento ha permesso di conservare abitudini e regole arcaiche. Sulle piroghe si scandisce la vita quotidiana. E’ con la piroga che gli uomini vanno a pesca e sulla piroga le donne espongono le merci al mercato galleggiante ed i bimbi giocano. Arrivo a Cotonou. Disponibilità di camera in day-use e trasferimento all’aeroporto.
 
 
 
E’ possibile partecipare anche solo ad una parte dell’itinerario:
 
13 giorni BISSAU-MONROVIA.  Guinea Bissau, Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia 
Partenza 10 febbraio, fine tour 22 febbraio 2019.
 
17 giorni BISSAU-ABIDJAN.  Guinea Bissau, Guinea Conakry, Sierra Leone, Liberia e Costa d’Avorio. 
Partenza 10 febbraio, fine tour 26 febbraio.
 
9 giorni FREETOWN-MONROVIA. Sierra Leone, Liberia
Partenza 14 febbraio, fine tour 22 febbraio 2019  
 
13 giorni FREE TOWN-ABIDJAN. Sierra Leone , Liberia e Costa Avorio
Partenza 14 febbraio, fine tour  26 febbraio 2019
 
19 giorni FREE TOWN – COTONOU. Sierra Leone, Liberia, Costa d’Avorio, Ghana, Togo e Benin.
Partenza 14 febbraio, fine tour 4 marzo 2019
 
7 giorni ABIDJAN -COTONOU. Costa d’Avorio, Ghana, Togo e Benin.
Partenza 26 marzo, fine tour 4 febbraio 2019  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

DATE E PREZZI DA DEFINIRE
 
 
 

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 7470
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 0
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80


La quota comprende:
Sistemazione in camere doppie standard a due posti
Trasferimenti da e per gli aeroporti
Tutte le escursioni e le visite previste da programma
Ingressi ai parchi, aree protette e siti di interesse culturale
Trasporto in minibus, 4x4 e barche
Pensione completa(da colazione del giorno 2 a colazione del giorno 23)
1 litro d’acqua al giorno a persona durante i trasferimenti
Capo spedizione italiano 
 
La quota non comprende:
Il volo internazionale
L’importo dei visti d’ingresso 
L’iscrizione ed assicurazione medico/bagaglio 
Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato
Assicurazione annullamento facoltativa



Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

In Breve...

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido
  • Visto/i da ottenere in Italia
  • Visto/i ottenibile in loco
  • Vaccinazione febbre gialla