Tra dune, oceano e montagne
durata viaggio 9 giorni
1° giorno
Italia-Muscat
Partenza dall’Italia con voli di linea per Muscat. Compiute le formalità per l’ottenimento del visto, davvero semplici e rapide, e recuperato il bagaglio, trasferimento in città e pernottamento in albergo.
2° giorno
Muscat-Nakhal-Wadi Bani Awf-Bilad Sayt-Jabal Shaams
Dopo una ricca colazione visita alla Grande Moschea di Muscat, una delle più grandi al mondo, riccamente decorata e dal particolare, unico tappeto che copre l’intera sala di preghiera, circa 4300 metri quadrati. Poi partenza per il villaggio di Nakhl ed il suo impressionante forte. Una volta roccaforte degli imam di Bani Kharous e della dinastia Ya’arubah, è stato recentemente restaurato ed arredato con mobilio tradizionale, manufatti e reliquie storiche. I soffitti, le porte e le finestre sono meravigliosamente intagliati e dalla sommità della fortezza lo sguardo spazia sul territorio circostante godendo di panorami impareggiabili. Il vecchio insediamento di Nakhl, accoccolato ai piedi dei possenti bastioni, introduce alla frequentatissima sorgente di acqua calda, situata ai bordi di una suggestiva oasi circondata da un lussureggiante palmeto e rocce scoscese. Poi continuazione verso il Wadi Bani Awf ed i rilievi del Jebel Akhdhar, attraverso i quali si raggiunge il villaggio di Bilad Sayt ed il Jebel Shaams. Lungo la pista, davvero spettacolare, panorami di grande impatto, profonde spaccature, rilievi rudi e spigolosi, bastioni a picco e minuscole oasi di montagna. Cena e pernottamento sulla Montagna del Sole, il Jebel Shaams appunto, che supera i 3000 metri d’altezza e rappresenta così il punto più alto del Golfo.
3° giorno
Jebel Shaams-Misfah-Al Hamra-Nizwa
Lo spettacolo quassù risulta assolutamente grandioso, una visione impressionante: è il Grand Canyon dell’Oman, che si inabissa con un volo vertiginoso di 1000 metri. L’area è celebre anche per gli abili tessitori di splendidi tappeti di lana dai più vari motivi. Poi si scende per raggiungere Al Hamra, il cui piccolo centro storico, ormai abbandonato, offre un delizioso scorcio sulla tradizionale architettura in fango, e Misfah, un antico insediamento che sembra intagliato nella pietra. Le case sembrano spuntare dalla montagna, abbarbicate in posizione acrobatica alle rocce, in un equilibrio precario che sfida i secoli. Una visita nel villaggio permetterà di apprezzare i “falaj”, antico sistema di irrigazione e di distribuzione dell’acqua ancora in uso. Tempo permettendo sosta al forte di Jabrin, bell’esempio di architettura militare, e al villaggio di Bahla, celebre per le ceramiche. Cena e pernottamento in albergo a Nizwa.
4° giorno
Nizwa-Wahiba Sands
Al mattino visita dell’oasi che fu la capitale della dinastia Julanda nel VI° e VII° secolo e che oggi offre al visitatore edifici storici di grande charme ed un imponente forte dall’enorme, incredibile torre costruito nel XVII° secolo dall’Imam Sultan Bin Saif al Ya’Aruba per difendere le vie dell’interno del paese. Il forte domina l’area e la città nata intorno alle sue mura. Per salire l’unico accesso è una stretta scala a chiocciola sbarrata da porte di legno guarnite di borchie, ma ne vale la pena: dall’alto la vista è indimenticabile. D’obbligo poi un giro nel celebre suk, universalmente rinomato per la gioielleria in argento ed i famosi khanjar, i pugnali ricurvi impreziositi di decori e ceselli. Ma è il momento di partire per il deserto per una bella scarrozzata sulle dune di Wahiba. E’ una formazione di sabbie con creste che possono raggiungere i cento metri d’altezza, tutte orientate da nord a sud, culla di tribù beduine note per la loro squisita ospitalità e per la loro proverbiale, perfetta conoscenza del deserto. Campo.
5° e 6° giorno
Wahiba Sand-Qahid-Masirah
Bella traversata delle sabbie di Wahiba che finiscono per annegare nell’Oceano Indiano. Sinuose, sempre diverse, cangianti a seconda della luce del sole, le dune ci accompagnano onnipresenti verso la costa offrendo panorami grandiosi. Ma ecco il profumo ed il blu profondo del mare, a confondersi col cielo, a turbare questo mondo di gialli dalle sfumature infinite. Qahid è un minuscolo villaggio tra mare e deserto, lungo la costiera che poi porta al molo di Najdah. L’isola di Masirah è poco più in là, appena un’ora e mezza di traghetto, una pietra preziosa grezza per palati raffinati. E’ l’antica Serepsis di Alessandro Magno, lunga 95 km da nord a sud e larga dai 12 ai 14 km, caratterizzata da una scarsa densità di abitanti dovuta all’impervio e rude terreno e da magnifiche spiagge coralline alternate a costa rocciosa. La trasparenza dell’acqua è cristallina e permette di notare il fenomeno di una particolare corrente aloclina che insinua strati di acqua a salinità maggiore, e quindi molto più densa e pesante, tra livelli di acqua più “dolce”. Uccelli e tartarughe frequentano questo piccolo angolo di paradiso facendo la felicità di quanti amano la natura aspra, selvaggia e vergine. Una notte in albergo ed un campo sulle rive dell’oceano permetteranno di fare la visita delle bellezze dell’isola, dei minuscoli insediamenti di pescatori e qualche bagno indimenticabile su spiagge candide disseminate di belle conchiglie.
7° giorno
Masirah-Ras el Hadd
La costiera che si sviluppa tra deserto e oceano è spettacolare. Le dune di Wahiba Sands finiscono nel blu turchese del mare creando contrasti davvero insoliti…lagune, bianche spiagge deserte, qualche falesia a strapiombo sui flutti, stormi di uccelli, villaggi di pescatori arricchiscono ed animano panorami a dir poco suggestivi, unici, sicuramente tra i più belli del Golfo. Giornata splendida, occhi e spirito sono colmi di immagini…e la meta finale oggi è Ras el Hadd, la punta orientale estrema della penisola arabica, il santuario delle tartarughe verdi, che qui vengono a depositare le uova. Cena e pernottamento al locale Turtle Beach Resort, proprio per approfittare dell’occasione e tentare di assistere, dopo cena, a questo evento straordinario e carico di emotività sulla spiaggia del Parco Naturale di Ras el Jinz.
8° giorno
Ras el Haad-Sur-Bibi Mariam-Tiwi-Wadi Shaab-Quryat-Muscat
Scorci incantevoli di spiagge vergini ed acque turchesi ci accompagnano a Sur, bella cittadina racchiusa in una baia sul mare. D’obbligo la visita al porto e ai cantieri che ancora oggi costruiscono i dhow, celebri imbarcazioni arabe che solcano i mari da sempre, immutate nel tempo, lungo tutta la costa orientale dell’Africa. Belle, panciute, tutte in legno, dalle splendide vele e dalle impressionanti centinature a formare scheletri possenti di mostri marini, romantiche, struggenti come pennellate di un gigantesco acquerello… Breve sosta alle rovine di Qalhat, antico porto medievale ed al mausoleo di Bibi Mariam, una volta magnifico edificio in corallo. Poi via, sempre lungo la costa, verso Tiwi e la foce del Wadi Shaab che sbocca al mare da una gola altissima, sconcertante, formando verdi piscine ed una piccola spiaggia. La strada continua sulla costa, passando baie e spiagge deserte fino a quella più bella di Fins. Poi, prima di rientrare nella capitale sosta al Sink Hole, una curiosità geologica e al grande villaggio di pescatori, Quriyat, tra laguna e mare. Cena libera, doccia e trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo per l’Europa.
9° giorno
Italia
Arrivo a destinazione.