Aouker, la vera traversata

durata viaggio 16 giorni

Una prima assoluta, mai tentata prima, da nessuno, dedicata ai sahariani doc. La vera traversata dell’Aouker, oggi insidioso mare di dune, ma un tempo grande mare interno sulle cui rive viveva di pesca una moltitudine di genti del neolitico, che qui lasciarono perfetti utensili in pietra e manufatti. Che sorprese riserverà il suo interno? E’ il paese delle dune a mezzaluna, della sabbia soffice come cipria, per una cavalcata infinita sulle creste che dividono Walata, antica terra di confine, da Aoudaghost, il centro commerciale più importante del primo grande impero del medioevo africano, caduto verso la metà dell’XI° secolo per mano degli Almoravidi. E da qui sulle dune che portano a nord, verso quei lidi difesi da possenti scogliere che ospitarono i pescatori ed i cacciatori della preistoria.

Una spedizione nell’assoluto da inventare minuto per minuto, unica, alla scoperta di “terra incognita”.

--------------

Così recita il catalogo. E non saprei proprio cosa aggiungere di più.

 

Programma

 

Programma? Come faccio a scivere un programma se questo pezzetto di Sahara è “Terra Incognita”, se non c’è mai venuto più nessuno da quando fu abbandonato nella lontana preistoria? Ben inteso, non a fare il periplo dell’Aouker...quello lo facciamo già dagli anni ’80. Qui si tratta di attuare una traversata nel bel mezzo dell’enorme bacino di dune, in orizzontale da est ad ovest, e poi in verticale da sud a nord.

A mia conoscenza solo uno sparuto gruppo di pendolari dell’inferno, cocciuti e disperati, si avventura di tanto in tanto tra queste sabbie per trasportare il natron dalla sebkha di Tichit, periferia settentrionale dell’Aouker, a Ayoun el Atrouss, bordo meridionale. Nord-sud quasi secco, cammelli recalcitranti, imbestialiti. Una decina di giorni dicono, per fare 200 chilometri in linea d’aria...chissà quanti nella realtà, serpeggiando tra le sabbie più infide del Sahara.

 

Ricordo di aver sorvolato l’area a quota relativamente bassa più di vent’anni fa...ne rimasi di colpo così affascinato che divenne subito un sogno nel cassetto, da realizzare prima o poi.

Bene. E’ il momento. Speriamo.

A poco o nulla servono le mappe satellitari, il percorso bisogna inventarselo, minuto per minuto e con ragionata pazienza.

 

Un giorno per volare dall’Europa a Nouakchott, la capitale della Mauritania, e tre per raggiungere Walata, lungo la "Strada della Speranza" che collega mercati animati, piccoli villaggi e cittadine ai bordi del deserto. Imperdibili il mercato delle perle di Kiffa ed i pinnacoli di Ayoun el Atrouss. Antichissimo posto di frontiera del primo impero medievale africano, Walata era il capolinea della carovaniera che proveniva da Sijilmassa, quindi fulcro d’intensi scambi commerciali e da sempre meta di studiosi e forgia di cultura, soprattutto tra il XV° e il XVI° secolo. L'insediamento è sempre splendido, direi unico al mondo con i vecchi portoni borchiati e le case addossate alla roccia, invase dalla sabbia, intonacate di terra rossa su cui spiccano i tradizionali decori bianchi. Arabeschi, appunto, che nascono ancora oggi dal gusto raffinato e dalle dita sapienti di alcune vecchie donne del luogo.

 

Controllati i rifornimenti comincia l’avventura.

Rotta per Awdaghost, ovest. Davanti a noi il mare di dune dell’Aouker. Per nulla facili, hanno riempito questo immenso catino che nella notte dei tempi era un mare interno. Intorno, sulle rive, gruppi di uomini che vivevano in pieno la meravigliosa rivoluzione neolitica. Una folla a giudicare dalla quantità di testimonianze, una folla di abilissimi artigiani considerando la bellezza e la perfezione dei reperti litici che ci hanno lasciato. Asce stupende, di tutte le forme e misure, levigatissime, macine e pestelli, perle e bracciali, lance e frecce dai bordi seghettati, frecce con ardiglione come arpioni e pesi per le reti... Pescatori? Erano forse gli antenati degli Imraguen che oggi vivono sulla costa?

E stiamo solo parlando dei bordi dell’antico mare. Ma...che ci sarà dentro l’Aouker?

La meta di questa prima parte di traversata sono le rovine di Togba e Awdaghost, oggetto di scavi e studi approfonditi durante tutti gli anni ’60 da parte di una missione guidata dal prof. Jean Devisse. Si tratta del centro commerciale più importante del medioevo in Africa Occidentale, proprio ai bordi meridionali dell’Aouker. Anche se abitato fin dalla preistoria per via dei possibili rifornimenti d’acqua, il sito divenne un prosperoso punto di riferimento per il commercio tra l’VIII° e il XIV° secolo d.C., apogeo a cavallo del 1000. E’ la perla del primo grande impero di Ghana, chiamato anche Wagadou. Qui si incontravano le carovane provenienti dal Nordafrica per scambiare prodotti di lusso contro sale e l’oro delle miniere dell’impero, qui si batteva moneta e i ricchi erano davvero molto ricchi.

Saccheggiata nel 1054 dagli Almoravidi che volevano abbattere la spada dell’Islam su questa città venduta a satana, Awdaghost sopravviverà ancora qualche secolo, piegata piuttosto dall’impoverimento della falda acquifera e dalla deviazione inevitabile delle rotte commerciali. Sette i livelli di occupazione portati alla luce del sole, su quasi 28 ha di terreno. Ed una notevole necropoli alle spalle dell’insediamento.

 

Ma ora s’impongono dei rifornimenti e la non lontana cittadina di Tamchekket farà al nostro scopo.

Da qui comincia la seconda parte di traversata dell’Aouker, che porterà dal limite meridionale dell’antico mare alle falesie che bordano le rive settentrionali, imponenti e severe scogliere su flutti oggi immobili.

Tanti sono i villaggi di epoca neolitica censiti nel secolo scorso dagli archeologi in cima o ai piedi delle scarpate. Costruiti in pietra a secco e parcellizzati in sorprendenti cortili ospitavano famiglie estese, come si usa ancora oggi in Africa. La meta qui potrebbe essere Ganeb, forse il più grande di questi insediamenti. Ma ancora una volta: riusciranno i nostri eroi a trovarlo, a risalire la falesia ed uscire dai marosi minerali?

 

Non ho idea di quanto ci impiegheremo a realizzare il progetto.

Saremo in ritardo? Ed allora via subito per l’aeroporto di Nouakchott.

Le dune invece non ci avranno creato molte difficoltà e ci resterà ancora del tempo? Benissimo! Potremmo decidere di visitare le sabbie di Trarza che portano verso l’oceano o quelle di Ouarane che nascondono Chinguetti e Ouadane...

 

Questa è davvero un’esplorazione. Ci saranno giornate di grande soddisfazione e forse altre che non meriteranno un posto nei nostri ricordi. Ma inoltrarsi nel nulla, nell’ignoto, ha davvero un sapore strano, diverso.

Mi vengono sempre in mente le parole di Théodore Monod, il Grande Vecchio, purtroppo scomparso:

“Monotono il deserto? State scherzando?!

Per il cieco senza dubbio, come per il viaggiatore banale, ordinario, senza curiosità e che non sa né vedere né guardare.

Ma per chi “a bon pied, bon oeil”, per l’iniziato, il deserto non è che una moltitudine di cose da osservare, da scoprire, spesso da leggere sul suolo...

Ed anche quando la monotonia sembra aver ragione del paesaggio, l’imprevisto può sempre presentarsi, all’improvviso: cosa troveremo dietro quella piega del terreno, dietro questo cordone di dune, in cima a quella falesia? Quale sito preistorico, quale uccello, quale pianta? E che crostaceo scopriremo nella salamoia di quella sebkha? (da “Lo smeraldo dei Garamanti”)

 

Questo è lo spirito che ci ha sempre animato nell’ideare un itinerario e sempre guidato ed assistito nella realizzazione dei nostri viaggi.

E con questo spirito partiremo anche stavolta, alla scoperta di siti, curiosità e paesaggi inediti del deserto mauro.

 

Vi tenta?

 

Giancarlo

 

 

La quota comprende:

  • I voli a/r in classe economy
  • Sistemazione in camere doppie standard a Nouakchott, in tende doppie tipo igloo durante il circuito
  • Trasferimenti da e per l’aeroporto
  • Circuito a bordo di veicoli fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser, 4 passeggeri per veicolo + autista
  • Pensione completa, esclusi i pasti a Nouakchott
  • Tutte le escursioni e le visite citate nel programma


La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharges
  • Il visto d’ingresso 
  • L’assicurazione medico/bagaglio 
  • I pasti a Nouakchott
  • Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato


Supplementi:

  • Sistemazione in singola in hotel e in tenda
  • Sistemazione in doppia in hotel ed in singola in tenda
  • Assicurazione annullamento facoltativa.

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 3900
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 430
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 250
Visto di entrata nel paese/i € 90
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 430
Sistemazione in singola € 250
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80
Visto di entrata nel paese/i € 90




Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

torna ad info e viaggi: Mauritania

Punti forti del viaggio

Nouakchott e l'arrivo dei pescatori, il mercato delle perle di Kiffa, i pinnacoli di Ayoun el Atrouss, Walata, il mare di dune dell'Aouker, le rovine di Awdaghost e Togba, gli insediamenti neolitici.

In Breve...

Una prima assoluta, mai tentata prima, da nessuno, dedicata ai sahariani doc. La vera traversata dell’Aouker, oggi insidioso mare di dune, ma un tempo grande mare interno sulle cui rive viveva di pesca una moltitudine di genti del neolitico, che qui lasciarono perfetti utensili in pietra e manufatti. Che sorprese riserverà il suo interno? E’ il paese delle dune a mezzaluna, della sabbia soffice come cipria, per una cavalcata infinita sulle creste che dividono Walata, antica terra di confine, da Aoudaghost, il centro commerciale più importante del primo grande impero del medioevo africano, caduto verso la metà dell’XI° secolo per mano degli Almoravidi. E da qui sulle dune che portano a nord, verso quei lidi difesi da possenti scogliere che ospitarono i pescatori ed i cacciatori della preistoria.
Una spedizione nell’assoluto da inventare minuto per minuto, unica, alla scoperta di “terra incognita”.

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido
  • Visto/i da ottenere in Italia