Citta Imperiali, Oasi, Montagne e Deserti del Mar

durata viaggio 13 giorni

Giorno 1 
Italia – volo su Casablanca - Rabat
Accoglienza all’aeroporto da parte della guida per il trasferimento immediato in 4X4 con autista verso Rabat (via autostrada). 
Rabat, che nella lingua araba significa "monastero fortificato" fu capitale della dinastia Almoravide e sorse a partire dalla metà del XI secolo intorno alla kasbah Des Oudayas, cittadella fortificata strategicamente a picco tra la scogliera atlantica e la foce del Bou Regreg da dove schiere di volontari mussulmani partirono alla volta dell'Andalusia per combattere il nemico cristiano. A partire dalla metà del XII secolo, con l'assegnazione di capitale a Fés, la città perse gradatamente d'importanza sino al XVI secolo, quando tutti mori (mussulmani e berberi) vennero espulsi dalla attuale Spagna dopo circa otto secoli di permanenza, trovarono qui rifugio dando alla città una nuova spinta di sviluppo. L'estuario del Bou Regreg fu in tempi remoti base Fenicia, Cartaginese e successivamente Romana come testimoniano i resti della necropoli di Chellah divenuta successivamente necropoli imperiale nel XIII secolo situata a qualche chilometro fuori città. Rabat oggi, nonostante conservi ancora molte delle sue antiche vestigia, è una città sempre più moderna grazie ad alcune grandi opere recenti quali il tram-way ed il nuovo ponte che la collega alla vicina Salé, a dimostrazione degli enormi sforzi di modernizzazione compiuti dal Reame anche nei confronti della sua capitale.
Pernottamento in riad. Pranzo e cena liberi.
(Distanza percorsa: 100KM / 1H30 circa)
 
Giorno 2 
Rabat- Kénitra - Souk El Arba Chefchaouen
In mattinata visita di Rabat, l’itinerario prevede il Palazzo Reale (esterno), la torre Hassan che, nata in origine come minareto di una grande moschea, ha splendide decorazioni diverse per ogni facciata. Si visita anche il mausoleo di Mohammed V, una delle più significative realizzazioni dell’arte marocchina moderna e la kasbah degli Oudayas, fortezza arroccata in posizione strategica a picco sull’oceano e situata ai margini della medina. Da qui si poteva controllare l’oued Bou Regreg che separa Rabat da Salé, oggi sobborgo della capitale e che in passato ebbe rilevante importanza militare e sul controllo dei traffici marittimi e commerciali. A seconda del tempo a disposizione è possibile visitare il museo archeologico nazionale nel quale si trovano numerosi reperti a partire dall'epoca preistoria e delle varie civilizzazioni susseguitesi nei tempi in Marocco. Lasciata la capitale del regno dopo il pranzo, si parte attraversando la fertile regione agricola del Gharb, da dove successivamente ci si inoltra gradatamente tra le colline nelle prime alture del Rif, la bella catena montuosa affacciata sul Mediterraneo per Chefchaouen, la perla blu del Marocco. 
Pernottamento in auberge di charme. Trattamento di mezza pensione - prima colazione e cena.
(Distanza percorsa: 250KM /5H escluse le soste)
 
Giorno 3 
Chefchaouen – Volubilis – Meknes - Fez
La giornata inizia con la visita a Chefchaouen, affascinante cittadina incastonata tra le montagne del Rif, a circa 600 metri di altitudine. Il suo nome significa "le corna", in riferimento ai due rilievi montuosi che la circondano: Kelaa e Meggou. Fondata nel 1415 da Ali ibn Rachid al-Alami, un condottiero di ritorno dalle guerre contro i portoghesi, Chefchaouen fu per secoli una città proibita ai cristiani. Governata tra il 1471 e il 1561 dalla dinastia dei Banou Rachid, venne poi integrata nel regno del Marocco dai sovrani sadiani. Durante il periodo coloniale fu occupata dalle truppe spagnole nel 1920 e tornò al Marocco con l’indipendenza nel 1956. Con le sue case e vicoli dipinti di blu, Chefchaouen è oggi celebre per la sua atmosfera tranquilla e pittoresca, nonché per la sua valenza spirituale: ospita infatti una ventina di moschee, 11 scuole coraniche e 17 mausolei. Si prosegue poi verso Volubilis, sito archeologico di grande importanza storica. Fondata su un antico insediamento berbero, la città conobbe il suo massimo splendore in epoca romana. Spogliata dei suoi marmi da Moulay Ismail per abbellire i suoi palazzi a Meknes e gravemente danneggiata dal terremoto del 1755, oggi è possibile ammirare l’arco di trionfo dedicato a Caracalla, il foro, la basilica, le terme di Gallieno e alcuni splendidi mosaici ancora visibili in loco. Poco distante sorge la città santa di Moulay Idriss, fondata dal discendente diretto del profeta Maometto e capostipite della prima dinastia araba del Marocco. Considerata il secondo luogo più sacro del paese dopo la Mecca, per secoli è stata interdetta ai non musulmani, ma oggi è accessibile a tutti. La cittadina vanta anche l’unico minareto circolare del Marocco.  Si prosegue infine per Meknes, una delle città imperiali del Marocco, circondata da imponenti mura, conserva splendidi esempi di architettura come la maestosa porta di Bab Mansour, decorata con piastrelle colorate e motivi geometrici in rilievo. La città deve gran parte del suo fascino alla figura controversa di Moulay Ismail, sovrano visionario e despota, che la trasformò in una "Versailles del Maghreb". Con l’impiego di 25.000 schiavi realizzò opere faraoniche: enormi magazzini per il grano (Heri es-Souani), una gigantesca cisterna idrica, stalle capaci di ospitare fino a 12.000 cavalli, e vasti giardini irrigati da un canale che convogliava l’acqua dal bacino Aguedal. Nonostante la sua crudeltà, il mausoleo del sultano è oggi venerato e meta di pellegrinaggio, ritenuto luogo sacro grazie alla presenza della baraka: una benedizione divina. Al termine delle visite, partenza per Fes 
Pernottamento in riad. Trattamento di mezza pensione - prima colazione e cena.
(distanza percorsa: 265KM / 4H circa escluse le soste)
 
Giorno 4 
Fez
Capitale spirituale, intellettuale e artigianale del Marocco, Fès è molto più di una semplice città: è un viaggio sensoriale nel cuore pulsante di una civiltà millenaria. Passeggiare tra i suoi oltre 10.000 vicoli, dove la luce del sole filtra tra archi e terrazze, è come sfogliare un libro di storia scritto con la pietra, il legno, i profumi e i colori. Fondata nell’808 da Idriss II, Fès è stata capitale del regno in più epoche, diventando nel tempo un centro culturale di riferimento per tutto il mondo arabo-islamico. Qui nacque al-Qarawiyyin, considerata la più antica università tuttora attiva al mondo, un faro di sapere che ancora oggi ospita una delle biblioteche più ricche del Maghreb. La sua medina, Patrimonio UNESCO, è una delle più grandi del mondo islamico, un labirinto affascinante dove convivono spiritualità, artigianato e vita quotidiana. Ogni angolo racconta una storia: le concerie tradizionali, i laboratori dei ceramisti, i souk dei tessitori, le madrase decorate a mano con stucchi e zelliges, i quartieri andalusi ricchi di palazzi sontuosi. Accanto alla città antica, la Fès dei Merenidi (XIII sec.) ha dato vita alla splendida Fès el Jédid, con il Palazzo Reale, i giardini monumentali e il quartiere ebraico di Mellah, dove ancora oggi risuonano storie di coesistenza e scambi culturali. E poi c’è la Fès moderna, con i suoi viali ampi e alberati, come avenue Hassan II, segno di una città che guarda avanti senza mai dimenticare le sue radici profonde. Fès è un luogo che incanta, che abbraccia, che invita alla scoperta e all’ascolto. Un ponte tra passato e presente, tra materia e spirito. Chi visita Fès non è mai un semplice turista, ma un ospite chiamato a vivere un’esperienza autentica.
Trattamento di pernottamento e prima colazione in riad. 
 
Giorno 5 
Fez – Midelt - Er Rachidia – Erfoud – Rissani - Merzouga (erg Chebbi)
Lasciata Fès, il percorso si snoda attraverso i paesaggi verdi del Medio Atlante, tra foreste di cedri secolari e vallate incontaminate. Dopo una sosta a Ifrane, elegante stazione montana in stile alpino, si attraversa la cittadina berbera di Azrou, rinomata per il suo artigianato tradizionale. Il tragitto prosegue fino a Midelt, cittadina montana nota per la produzione di frutta, situata alle pendici dell’Alto Atlante. Da qui si scende gradualmente verso sud, attraversando Er Rachidia, centro agricolo e commerciale ai piedi del Jbel Timetrout. Oltre la città, il paesaggio cambia radicalmente: si apre la spettacolare valle dello Ziz, dove una lunga striscia verde di palmeti costeggia il fiume, incastonata tra le pareti rocciose erose dal tempo. La strada prosegue tra panorami mozzafiato, inoltrandosi nel cuore del Tafilalt, storica regione di oasi e carovane. Poco prima di Erfoud, lo ksour di Maadid segna l’ingresso nella zona sahariana: qui i villaggi in pisé >una tecnica di costruzione tradizionale che consiste nell’utilizzo di terra cruda compressa (a volte mescolata con paglia o piccoli sassi) per realizzare i muri delle abitazioni< e i tratti somatici della popolazione, testimoniano l’antico crocevia di culture, commerci e migrazioni. A Erfoud, cittadina di origine militare, si visitano un atelier di lavorazione del marmo fossilifero e un piccolo museo dedicato a fossili, meteoriti e minerali: tracce tangibili di un passato geologico sorprendente. Si passa poi per Rissani, antica Sijilmassa, punto nevralgico delle rotte carovaniere e culla della dinastia Alaouita. Qui si visita il mausoleo di Moulay Ali Cherif, antenato dei re attuali. Infine, si raggiunge Merzouga, ai margini dell’incredibile Erg Chebbi, un mare di dune dorate che si estende per 250 km², con creste che raggiungono anche i 200 metri di altezza. Questo angolo di Sahara, spesso usato per set cinematografici e test automobilistici, offre scenari mozzafiato, silenzi infiniti e, con un po’ di fortuna, persino laghi effimeri popolati da fenicotteri rosa in primavera. Oggi, Merzouga è rinata grazie al turismo, divenendo il punto di partenza ideale per esplorare il deserto a dorso di cammello o in fuoristrada. Pernottamento in auberge.
Trattamento di mezza pensione - prima colazione e cena. 
(distanza percorsa: 470KM /8H circa)
 
Giorno 6 
Merzouga – Ramlia - Jbel Zireg - Tizi’n Tafilalt - Zagora
Il viaggio prosegue a sud, lasciando alle spalle Erfoud e Merzouga, lungo piste che tagliano il cuore del deserto sahariano. Si raggiunge il villaggio di Taouz, un tempo centro minerario ed ex avamposto militare, situato alle soglie di un paesaggio sempre più arido e primordiale. Qui si lascia la “civiltà” per entrare in una regione fatta di falesie basse, letti di fiumi in secca e cordoni di dune sparse, dove l’orizzonte si perde nel silenzio del Sahara. Il tracciato segue l’antico corso dell’oued Ziz, lungo una delle storiche rotte carovaniere che collegavano il Tafilalt a Fès. Attraversiamo il letto secco del fiume per raggiungere l’erg di Ouzina, una meraviglia sahariana fatta di dune basse e sabbia dorata, spesso frequentata da pastori nomadi, soprattutto in estate, quando le acque dei temporali sull’Atlante scendono a valle. Dopo aver superato un lago salato prosciugato, si attraversa il vasto letto del fiume Rheris, quasi nel punto in cui si unisce allo Ziz, nei pressi del villaggio di Remlia. Qui, il paesaggio assume toni surreali e, non di rado, si incontrano mandrie e accampamenti nomadi che testimoniano uno stile di vita resiliente e antico. Il percorso si inoltra poi tra le rocce bluastre del Jbel Zireg, il cui nome, in arabo, significa proprio "blu". La luce del pomeriggio dipinge le sue pareti di riflessi cangianti, regalando scenari spettacolari. Si scende poi nella valle alluvionale del Maider, dove recentemente sono stati ritrovati resti fossili di dinosauri, e si continua su veloci piste sterrate che attraversano l’altopiano desertico. Dopo aver superato il Jbel Tarbalt e il Jbel Tadrart, si apre davanti a noi l’ampia piana che introduce a Zagora, situata ai margini dell’enorme palmeto del Draa, uno dei più vasti del paese. 
Il Tafilat, cuore carovaniero del Sahara marocchino, è una vasta depressione orientale del Marocco, delimitata a ovest dai rilievi vulcanici del Jbel Sarhro e del Jbel Ougnat, a est dagli hammada algerini e a nord dai palmeti irrigati dall’oued Ziz. A sud, si apre il passo che porta nella valle del Draa, poco prima di Zagora. Crocevia commerciale tra il nord del Maghreb e l’Africa nera, il Tafilalt è stato per secoli uno snodo fondamentale lungo le rotte dell’oro e degli schiavi. La sua capitale storica, Sijilmassa, fu uno dei più importanti centri commerciali del Sahara medievale. È anche la culla della dinastia Alaouita, che ancora oggi regna sul Marocco. Oggi il Tafilalt conserva tracce di questo glorioso passato, ma porta anche i segni delle trasformazioni ambientali: alluvioni, deforestazioni, insabbiamento e siccità hanno ridotto la fertilità del suolo e spinto parte della popolazione verso l’emigrazione. Nonostante ciò, il fascino di questa terra resiste, impresso nei colori del paesaggio, nei villaggi in pisé e nelle palme che si aggrappano tenaci all'acqua della vita.
Trattamento di mezza pensione - prima colazione; cena e pernottamento in hotel. 
(distanza percorsa: 80KM piste + 80KM asfalto / 7H circa - tratto sahariano da Ramlia al Jbel Tarbalt)
 
Giorno 7 
Zagora – Tamegroute – Mhamid - Oasi Oum Laag - Erg Chgaga
Dopo un breve tour orientativo di Zagora, il viaggio prosegue verso il vicino villaggio di Tamegroute, un tempo prestigioso centro religioso e culturale. Qui si visita l’antica biblioteca coranica, che conserva preziosi manoscritti miniati, alcuni realizzati su pelle di gazzella, e si scopre un laboratorio tradizionale di ceramiche verdi, prodotte ancora oggi con metodi antichi da famiglie di origine maliana. Superato il Jbel Bani, si entra nel vero Sahara marocchino, raggiungendo Mhamid, villaggio di frontiera invaso dalle sabbie, un tempo avamposto militare ai margini dell’erg Zaher. Dopo la sosta pranzo, inizia l’avventura in fuoristrada tra piste desertiche e paesaggi mozzafiato. Si costeggia l’oued Draa, tra acacie e tamerici, a pochi chilometri dall’ipotetico confine algerino. Si attraversa poi l’hammada, un altopiano roccioso e lunare, fino a raggiungere l’oasi sacra di Oum Laag, preziosa fonte d’acqua ai piedi del Jbel Bani. Infine, come un miraggio all’orizzonte, appaiono le grandi dune dell’erg Chgaga, uno degli angoli più autentici e selvaggi del Sahara. Dopo l’attraversamento della dayat, un lago alluvionale stagionale pascolo per dromedari e capre, si arriva al campo tendato comfort, immerso tra le dune.
 
Campo tendato comfort – Erg Chgaga
Il campo è una struttura fissa situata tra le dune dell’erg Chgaga, con tende spaziose dotate di:
Letti veri con lenzuola, coperte e cuscini;
Servizi privati all’interno della tenda (doccia, WC, lavabo con acqua calda);
Illuminazione a energia solare e lanterne a candela;
Spazio per i bagagli, tavolini, appendiabiti;
La ristorazione avviene in una grande tenda arredata in stile tradizionale. I pasti, preparati sul momento con ingredienti freschi, sono accompagnati da acqua, bevande fresche e, su richiesta, anche vino o alcolici;
Su richiesta (tempo permettendo), è possibile effettuare un’escursione tra le dune a dorso di dromedario.
Trattamento di mezza pensione - cena e pernottamento in campo tendato.
(distanza percorsa: Zagora – Tamegroute – Mhamid - Oasi Oum Laag - Erg Chgaga 90KM asfalto + 65KM piste / totale 4H30 circa - tratto sahariano in fuoristrada da Mhamid a erg Chgaga) 
 
Giorno 8 
Erg Chgaga - Iriki-Foum Zguid – Agdz - Valle del Draa - Nkob
Dopo aver lasciato il campo tendato tra le dune dell’erg Chgaga, si percorre una pista sabbiosa lungo il letto di un grande oued ricco di tamerici ed euforbie, seguendo i cordoni di dune fino alla vasta piana alluvionale di Iriqui, un’area piatta e silenziosa che si attraversa interamente in direzione di Foum Zguid. Durante il tragitto, breve sosta al remoto villaggio sahariano di Zaouia Sidi Abn En Nebi, che vive grazie alla fragile agricoltura attorno a un effimero lago stagionale. Si giunge poi a Foum Zguid, tranquilla oasi e avamposto ai confini del Sahara. Pranzo libero e inizio del percorso su strada asfaltata attraverso il Jbel Bani, punteggiato da piccole oasi e villaggi che si snodano lungo il corso dell’oued Zguid. Poco prima del passo di Timlaine, il paesaggio si apre sulla spettacolare valle del Draa, che inizia nei pressi di Agdz. Sosta al suggestivo ksour di Tamnougalt, antico villaggio fortificato ai piedi del Jbel Kissane, con resti di kasbah, caravanserragli, una scuola coranica e il quartiere ebraico, testimonianza della vita culturale e sociale dell’oasi. Attraversato il ponte sul Draa, si entra nei paesaggi minerali del Tafilalt e si prosegue fino a N’Kob, villaggio circondato da palmeti, ai piedi dell’imponente e arido Jbel Sarhro, massiccio vulcanico tra deserto e montagne. Cena e pernottamento in una kasbah tradizionale, nel cuore della terra degli Ait Atta, una delle più orgogliose tribù berbere del sud marocchino. 
La Valle del Draa: Il Draa è il fiume più lungo del Marocco, nato dalla confluenza dei fiumi dell’Alto Atlante e oggi regolato dalla diga El Mansour Eddahbi vicino a Ouarzazate. Per oltre 1.000 km scorre tra montagne, palmeti e deserti, fino a perdersi nelle sabbie sahariane e riaffiorare solo vicino alla costa atlantica. Lungo la sua valle, fino a Zagora, il Draa dà vita a rigogliosi palmeti e campi coltivati, rendendo fertili le oasi. In primavera, le piogge sull’Anti Atlante alimentano laghi effimeri, come quello di Iriqui, fondamentali per il pascolo nomade di capre e dromedari. Oltre a essere una risorsa vitale, il Draa segna il confine culturale tra le etnie sahariane e le popolazioni stanziali dell’Atlante, un crocevia storico di carovane, insediamenti antichi e tradizioni che resistono ancora oggi tra dune, kasbah e villaggi in terra cruda. Pernottamento in kasbah.
Trattamento di mezza pensione - prima colazione e cena.
(distanza percorsa 90KM piste / 3H circa + 200KM asfalto / 3H30 circa - tratto sahariano sino a Foum Zguid)
 
Giorno 9 
N’Kob - Ikniouen-Tinerhir (gole Todra) Tamtetouche - M’Semrir - (gole Dades) Boumalne du Dades
Si attraversa il massiccio vulcanico del Jbel Sarhro, tra aspri paesaggi montani e pinnacoli neri scolpiti dal tempo. Sul passo di Tazazert, a oltre 2.200 metri, si stagliano i maestosi picchi gemelli di Bab Ali, che i berberi chiamano "la Porta dei Cieli". Si scende poi verso Tinerhir, città berbera a 1.350 metri d’altitudine ai piedi del Grande Atlante, circondata da uno dei palmeti montani più verdi del Marocco. Da qui si risale la vallata per raggiungere le gole del Todra, un canyon spettacolare scavato nelle rocce calcaree da un affluente del fiume Rheris. Le pareti, levigate nei secoli, si innalzano per oltre 300 metri, creando un paesaggio mozzafiato utilizzato anche come set cinematografico, tra cui per "Lawrence d’Arabia". Si percorrono interamente le gole fino al villaggio di Tamtetouche, da dove una pista panoramica di montagna (percorribile solo in condizioni meteo favorevoli) sale oltre i 2.500 metri, offrendo viste spettacolari, e raggiunge le gole del Dades nei pressi di M’Semrir. La discesa attraversa canyon, formazioni rocciose uniche e verdi oasi coltivate, fino a Boumalne Dades, cuore della valle. Pernottamento in hotel.
Trattamento di mezza pensione - prima colazione e cena. 
(distanza percorsa 230KM asfalto + 40KM piste di montagna / totale 7H circa) 
Nota importante: durante i mesi estivi e invernali, la pista tra Todra e Dades può essere chiusa per frane o maltempo. In tal caso, entrambe le gole verranno visitate con percorsi separati su strada asfaltata, con ritorno sulla medesima via.
 
Giorno 10 
Boumalne du Dades - El Kelaa M’Gouna - Skoura-Ouarzazate - Ait Ben Haddou
Boumalne du Dades, il centro più importante della valle del Dades, meglio conosciuta col nome “la via delle 1000 kasbah”. La grande valle del Dades è situata parallelamente a sud tra il grande Atlante ed il Jbel Sarhro. Beneficia costantemente dalle precipitazioni e dalle abbondanti nevicate cadute in quota sulle montagne, con nevi stagionali presenti da ottobre a maggio. Ricordiamo che il territorio del Marocco é essenzialmente montuoso, caratterizzato da 4 catene composte da centinaia di cime che superano i 3000 mt. Grazie a questa particolare conformazione geoclimatica unica in Africa, negli ultimi decenni sono state costruite dighe artificiali atte a salvaguardare la grande quantità d’acqua disponibile ed evitare che vada dispersa inutilmente negli aridi e desertici territori piu’ a sud. Lungo il percorso la cittadina di El Kelaa M’Gouna posta alla fine della valle delle rose e resa celebre dal moussem delle rose che si tiene a maggio (sagra di carattere religioso/popolare) e che rappresenta per le popolazioni berbere della regione un importante appuntamento sociale e di scambi. L’economia della zona ruota prevalentemente sulla produzione della rosa damaschina e dai suoi derivati (acqua di rose, saponi, profumi, ecc.) Si transita ai margini della grande oasi di Skoura, la cui origine resta tutt’ora incerta. Antica riserva di caccia privata di califfi e sultani delle varie dinastie susseguitesi nei tempi, al suo interno mantiene i resti di numerose kasba completamente in rovina. Di notevole bellezza la kasbah Ameridil, posizionata ai margini del oued e restaurata di recente. Proseguimento per Ouarzazate, tappa obbligata per chiunque voglia raggiungere il sud marocchino. La sua fondazione moderna nel 1928 fu dovuta alle esigenze coloniali francesi per il controllo strategico della regione. 
Situata a 1200 mt di altitudine ai piedi dell’alto Atlante nel punto di confluenza tra le valli del Draa e Dades, é l’accesso obbligato per il sud venendo da Marrakech attraverso l’importante strada del valico del Tizi’n Tickha (2260 mt) che ha permesso l’attuale sviluppo economico e turistico di tutto il sud. Sorta intorno al vecchio villaggio ai margini dell’omonimo oued (fiume) ed all’imponente kasbah Taourirt, bellissimo esempio di costruzione tradizionale in terra e residenza dell’ultimo pascià di Marrakech. Da qui era                 possibile controllare tutte le carovane, che provenendo dal profondo Sahara e da Tombouctou, risalivano la valle del Draa da Zagora verso Marrakech imponendo dazi e tributi sulle mercanzie trasportate.
Oggi la moderna Ouarzazate, considerata la Hollywood marocchina, é un importante polo di produzioni cinematografiche a cui deve buona parte della sua economia, ed in merito oltre che alla nuova scuola di cinematografia nazionale di recente fondazione, vanta 2 grandi studi cinematografici. 
Lasciata Ouarzazate si prosegue per il vicino ksour di Ait Ben Haddou, cittadella fortificata costruita in terra e arroccata su una collina. Sito classificato dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità, é stato utilizzato come set naturale per le riprese di innumerevoli kolossal di carattere storico, tra i quali La Bibbia, Il Gladiatore, Il Thè nel deserto, ecc. Pernottamento in kasbah.
Trattamento di mezza pensione - prima colazione e cena.
(distanza percorsa 160KM asfalto / totale 4H circa) 
 
Giorno 11
Ait Ben Haddou - Valle Ounila - Telouet - Passo del Tickha - Marrakech
Dopo la visita di Ait Ben Haddou si continua su strada di montagna in quota sull’antica via carovaniera oggi asfaltata detta anche “la via del sale” in quanto veniva estratto nelle vicine miniere di Anemiter. La splendida valle dell’Ounila con i suoi villaggi offre un ottimo esempio sull’ architettura dei berberi di montagna che costruiscono con materiali naturali e tecniche arcaiche. Sosta a Telouet per la visita delle rovine della grande kasbah appartenuta al califfo di Marrakech che la utilizzava come residenza estiva. Proseguimento attraverso lo spettacolare valico del Tickha (2260 mt) uno dei paesaggi montani più belli del Marocco. La discesa dal passo avviene tra tornanti mozzafiato scavati nella roccia. In seguito, si transita su paesaggi collinosi coltivati prevalentemente ad ulivi sino a raggiungere la grande pianura dell’Haouz ed infine Marrakech, la rossa capitale berbera, il cui arrivo è previsto per fine pomeriggio. Sistemazione in Riad (in base alla disponibilità). All’arrivo a Marrakech, fine servizio 4x4.
Trattamento di pernottamento e prima colazione.
(distanza percorsa 180KM / 4H30 circa) 
 
Giorno 12
Marrakech
Oggi visita guidata della città a piedi. Marrakech fu fondata tra il 1062 e il 1070 dalla dinastia almoravide guidata da Yussef Ibn Tāshfīn, che conquistò il nord del Marocco e l’Andalusia. Seguì la dinastia almohade, con Yacub El Mansour che arricchì la città con importanti edifici come la kasbah e la moschea Koutobia. Dopo un periodo di saccheggi e ricostruzioni, nel XVI secolo Marrakech passò ai Saadidi, che ne rilanciarono l’importanza costruendo il palazzo El Badi e mausolei. La dinastia Alawita, con Mulay Ismail, devastò la città, trasferendo la capitale a Meknes. Nei secoli successivi Marrakech perse importanza commerciale, ma riprese vigore alla fine dell’Ottocento, continuando a crescere anche dopo l’indipendenza dal dominio francese grazie all’immigrazione interna. Oggi conta circa 1,8 milioni di abitanti ed è la città marocchina più visitata, con un’economia basata principalmente sul turismo, favorito dalla sua posizione, dal clima e dall’ospitalità tradizionale della popolazione.
Trattamento di pernottamento e prima colazione in riad (in base alla disponibilità).
 
Giorno 13
Marrakech-Italia
Trasferimento in tempo utile per aeroporto per volo di rientro in Italia.
 

       ** PARTENZE IN DATE LIBERE SU RICHIESTA **

            

            QUOTA IN CAMERA DOPPIA minimo 3 partecipanti

 

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc
2025 Sab. 06 Dic Gio. 18 Dic 2450 -
2026 Sab. 28 Mar Gio. 09 Apr 2450 -
2026 Sab. 25 Apr Gio. 07 Mag 2450 -
2026 Ven. 30 Ott Mer. 11 Nov 2450 -

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 2450
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 620
supplemeto base 2 partecipanti € 550
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 620
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80
supplemento base 2 € 550


Le quote comprendono:

  • autisti parlanti francese o inglese;
  • auto 4x4 climatizzata dall’aeroporto di Casablanca all 11° giorno a Marrakech incluso;
  • Minivan per trasferimento di ritorno dall’hotel all’aeroporto di Marrakech il 13° giorno;
  • Pernottamenti come indicati nel programma (salvo disponibilità al momento della prenotazione)
  • Guide locali parlanti italiano: mezza giornata a Rabat e Meknes; intera giornata Fes e Marrakech (ingressi monumenti e siti esclusi);
  • Guida locale parlante inglese/francese 2H a Volubilis (ingressi esclusi)
  • Trattamento come da programma;

 

Le quote non comprendono:

  • Voli dall’Italia per Casablanca con ritorno da Marrakech;
  • L’iscrizione e l’assicurazione medico/bagaglio (€ 80,00)
  • Pranzi e cene non indicate;
  • Guida accompagnatore per tutto il tour;
  • Ingressi a monumenti e siti;
  • Supplemento alta stagione dal 20 dicembre al 8 gennaio (da definire); 
  • Le mance, le bevande, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citati

 

Supplementi:

  • Guida-accompagnatore in italiano per tutto il tour su richiesta, da quotare;
  • Minivan per visita di Marrakech intera giornata il 12° giorno, su richiesta da quotare;
  • Escursione facoltativa in giornata da Marrakech a Essaouira (170km-3ore a tratta) su richiesta da quotare;
  • Eventuali pernottamenti supplementari a Marrakech, su richiesta da quotare;
  • Assicurazione annullamento facoltativa:

 

Quota di partecipazione al viaggio

Premio assicurativo

da € 1000,01 a € 2000,00

da € 2000,01 a € 3500,00

da € 3500,01 a € 5000,00

da € 5000,01 a € 8000,00

€ 60,00

€ 90,00

€ 150,00

€ 200,00

 



Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

Rabat, Chefchaouen, Volubilis, Meknes, Fez, Merzouga e l'Erg Chebbi, Campo tendato comfort nel deserto, la Valle del Draa, Gole del Todra e di Dades, Marrakech.  

In Breve...

Questo viaggio è un tuffo nella storia profonda del Marocco, dove ogni pietra racconta un impero e ogni pista conduce a un mondo che resiste al tempo. Dalle città imperiali alle medine patrimonio UNESCO, dalle valli coltivate ai confini del deserto, attraverseremo palmeti e villaggi berberi costruiti in terra cruda, lungo vallate scolpite da secoli di vita agricola e scambi carovanieri. Il cuore dell’itinerario è il Sahara: non solo come paesaggio naturale, ma come crocevia di popoli, culture e visioni del mondo. Un percorso autentico, fuori dalle strade battute, dove il tempo scorre ancora secondo il ritmo del sole e del vento.

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido