Vulcani e ghiacciai comfort

durata viaggio 10 giorni

Un viaggio intenso per una scoperta completa dell’Islanda. Plasmate dalla lotta tra fuoco e ghiaccio, le coste e le alte terre offrono paesaggi molto diversi tra loro. La natura, qui in pieno delirio, lega armoniosamente ambienti contradditori. Praterie verdeggianti, campi di lava, ghiacciai immacolati, spiagge di sabbia nera, lagune percorse da iceberg blu, cascate d’acqua cristallina, possenti fiumi limacciosi, vulcani attivi in apparente quiescenza, torbiere allagate, fumarole e arcobaleni si succedono e si rinnovano senza fine. L’oceano, per non esser da meno, scatena la sua potenza lanciando le sue grandi onde e le migliaia di uccelli pelagici all’assalto di questa terra geologicamente giovanissima, sorta dal fondo dell’abisso da soli venti milioni di anni.
 

1° giorno

Italia–Reykjavik

Arrivo a Reykjavik con volo di linea. L’agglomerato urbano riunisce circa 180.000 persone. Un numero proprio limitato secondo il metro europeo, ma che acquista tutt’altro significato quando si pensa che l’Islanda intera conta 300.000 abitanti… Trasferimento in città e sistemazione in hotel. Cena libera.
 

2° giorno

Geyser-Thingvellier-Gullfoss-Hveravellir

Attraverso le ridenti campagne nelle quali pascolano i robusti cavalli islandesi ed i montoni dal pelo ricciuto si inizia il viaggio visitando i luoghi più noti dell’isola. Primo fra tutti il parco di Thingvellir. La “Vallata del Parlamento” è una località che presenta un enorme interesse naturalistico. Geologicamente è uno dei più bei “graben” del globo, si tratta infatti di una conca di vaste proporzioni sprofondata lungo una linea di faglia ed occupata in gran parte dalle acque del lago Thingvallavatn, il più grande e profondo d'Islanda. Il paesaggio attorno mostra enormi campi di lava coperti da muschio e licheni, profonde spaccature aperte nei basalti colonnari e invase talora da un'acqua blu trasparente e gelida. Questo luogo, incantevole e solitario, fu scelto fin dal 930 come sede estiva dell'Althing (assemblea dei coloni), l’antico parlamento di una delle prime repubbliche del mondo. E’ là che fu votata, nel mese di giugno dell’anno mille, l’adozione del Cristianesimo come religione ufficiale. Grandi faglie d’affossamento parallele attraversano la vallata da nord a sud. Passeggiare nel mezzo delle falesie di basalto nero la cui architettura naturale sembra essere stata edificata da titani al servizio di Thor o di Odino è molto piacevole. E poi ecco Geyser, che ha dato il nome al fenomeno delle fontane geotermali in ogni altra parte del pianeta. Geyser, "ciò che sgorga", è il nome di un campo geotermico e di un fenomeno tra i più interessanti da vedere: il getto di Strokkur, preceduto da borbottii sotterranei e da un ribollio intenso seguito dall'acqua bollente che scaturisce con fracasso, forma una colonna liquida che può raggiungere i 30-40 metri. Il fenomeno è ciclico e si ripropone ogni cinque-sette minuti. Intorno alla bocca principale, in un’area che copre circa tre chilometri quadrati, numerosi bacini d’acqua ad alta temperatura e chiazze di fango bollente borbottano creando un insieme veramente affascinante. Poco lontano Gullfoss, “la cascata d’oro” alimentata dalle acque del fiume Hvita che, precipitando su due piani da un dislivello di più di trenta metri, incidono crepacci e fessure tra enormi pareti basaltiche. Nei giorni di sole si scorge l’arcobaleno che sembra nascere tra le sue acque fragorose. Ci si addentra nel deserto di Kjolur fra i ghiacciai Langjokull e Hofsjokull. La riserva naturale di Hveravellir, ricca di sorgenti calde e di altre attività idrotermali, offre la possibilità allettante di un bagno quasi surreale, in un bacino con acqua a 39° circondato da vari esempi di fenomeni geotermici. Arrivo in serata a Saudarkrokur. Cena e pernottamento in hotel.
 

3° giorno

Godafoss-Myvatn

A pochi chilometri da Saudarkrokur, si visita il grazioso museo di Glaumbaer dove si trova un’antica fattoria vichinga del 18° sec. costruita con la torba. Dopo un’oretta, si arriva ad Akureyri, la capitale del nord, situata all'estremità del più lungo fiordo dell'isola. E’ una ridente cittadina con un porto peschereccio, un centro animato, bei negozi e case caratteristiche: un insieme veramente piacevole dove si effettuerà una rilassante passeggiata. Ci attende poi lo splendore di Godafoss, la cascata degli dei, nelle cui acque tumultuose la leggenda racconta che siano stati gettati i simulacri degli dei pagani quando il cristianesimo si è insediato nell’isola. Attraverso la Dorsale Medio Atlantica, passando dalla placca nordamericana a quella eurasiatica e soffermandosi sull’esatto punto di divergenza, ci si dirige verso la regione del lago Myvatn. Passeggiata nella zona di Skutustadir, caratterizzata dalla presenza di graziosi pseudo-crateri. Cena e pernottamento in hotel.
 

4° giorno

Myvatn

Giornata interamente dedicata alla visita della riserva naturale. Il primo lago della zona si è formato circa 3800 anni fa a seguito di un'eruzione del vulcano Ketildyngja, situato a sud-est, che eruttando una quantità enorme di lava sommerse quest’area creando anche il lago, il terzo d'Islanda per superficie (38 kmq), situato su di un pianoro di lava a 227 metri di altezza e con una profondità di 4 metri. Le numerose isolette emergenti sono degli pseudo-crateri formatisi quando la lava fluida ha spinto l'acqua nelle fessure e nelle cavità del magma accumulatosi precedentemente, trasformando l'acqua stessa in vapori surriscaldati esplosivi. Curiosi sono i faraglioni e le concrezioni di lava dalle forme più strane, dovuti all’erosione di camini vulcanici formatisi in ambiente acquatico, nonché gli straordinari effetti delle rocce nere ricoperte di verde muschio e di licheni. La flora e la fauna sono particolarmente ricche sia lungo le rive che sugli isolotti. Qua e là pentoloni di fango ribollente e soffioni ricordano che l’ultima eruzione nella zona è del 1984. Il tutto crea un’atmosfera incantevole e nonostante tutto serena. Si inizia con un’escursione nella zona di Skutustadir, caratterizzata dalla presenza di graziosi pseudo-crateri. Successivamente si sale sulla sommità del vulcano Hverfjall per ammirare il maestoso panorama dalla cima del suo immenso cratere, che domina tutta la zona del lago e della Dorsale. Tempo permettendo si potrà andare a bagnarsi in qualche luogo segreto!!! Cena e pernottamento in hotel.
 

5° giorno

Husavik-Asbyrgi-Myvatn

Di primo mattino si raggiunge la costa settentrionale e la capitale del Whalewatching: Husavik. Escursione facoltativa a bordo di un battello per osservare le balene e i delfini della baia di Skiàlfandi. Successivamente si percorre la strada 85 lungo la penisola di Tjornes (unica zona fossilifera dell'isola) e si entra nella riserva naturale di Asbyrgi. Un favoloso canyon, gola profonda a forma di ferro di cavallo cinta da una falesia e un’oasi inaspettata, coperta da betulle nane e salici artici. E’ un luogo famoso cui è legata una leggenda della mitologia vichinga che narra come in questo punto si trovi il segno di uno degli zoccoli di Sleipnir, il cavallo del dio Odino con cui egli attraversava il cielo. Un'escursione ci porterà fino al laghetto. E per finire in bellezza  Dettifoss, la più imponente e spettacolare cascata d’Europa: un'enorme massa liquida piomba dall'alto di una muraglia di basalto in una gola incassata tra pareti verticali. Un salto di 45m, un’impressionante portata media di 500 m3/s. Rientro a Myvatn. Cena e pernottamento in hotel.
 

6° giorno

Deserto di Sprengisandur - Hrauneyjar 

Si torna verso sud percorrendo la leggendaria pista F26 che attraversa Sprengisandur, il deserto degli altopiani, ricco di inattese forme di vita e di strane geometrie morfologiche. L’immagine corrente vuole il deserto come una regione dove le precipitazioni sono molto scarse. Nello Sprengisandur invece i cambiamenti metereologici sono bruschi e inattesi, piove e nevica in abbondanza, ma il suolo non riesce a trattenere l'umidità. La pista viene aperta solo nei mesi di luglio e agosto perché durante l’inverno è ricoperta da una spessa coltre di neve. Dopo una sosta alla magnifica cascata Aldeyjarfoss con i sui perfetti basalti colonnari e dopo aver attraversato qualche fiume, passando fra i ghiacciai Hofsjokull e Vatnajokull, si fiancheggiano i laghi Kvislavatn e Thorisvatn, quest’ultimo il secondo per estensione nel paese, fino ad arrivare a Hrauneyjar, un centro di montagna attrezzato per gli escursionisti, posto nel cuore della regione vulcanica più impressionante dell’isola. Cena e pernottamento in hotel. 
 

7° giorno

Landmannalaugar

Si percorre la meravigliosa pista F208 che attraversa paesaggi di indescrivibile bellezza e ricchi di contrasti, nonché di corsi d’acqua: è previsto l’attraversamento di 22 guadi!!! Si raggiungono i massicci di Landmannalaugar, "dove le montagne sono colorate", che si inserisce nei fianchi della caldera di Torfajökul, paesaggisticamente splendida. Nota soprattutto per le sue sorgenti d'acqua calda dove ci si può anche bagnare, Landmannalaugar stupisce per la varietà di colori delle sue rocce e delle colline circostanti formate da rioliti ed ossidiana: dal bianco al giallo, dal rosa al rosso, al color pesca, al verde, al nero, passando per tutte le sfumature del grigio. Una bella passeggiata qui è d’obbligo per l’incanto e la luce straordinaria che emanano da questa piccola, insolita regione ricca di poesia. Fumarole, sorgenti calde, ossidiana, paludi, laghi limpidi e calotte glaciali si succedono a vista d’occhio. E ancora colline ricoperte da morbidi muschi verdi e licheni dalle tinte improbabili. Escursione lungo il sentiero che risale la grande colata d'ossidiana passando attraverso le fumarole di gas solfurei e successivo bagno nelle limpidissime e calde acque del laghetto naturale. Si passa poi sulla grande colata di lava del vulcano Laki. Nel 1783 il Laki eruttò per una cinquantina di giorni consecutivamente e l’enorme colata, lunga circa cinquanta chilometri, raggiunse il volume di dodici chilometri cubi di lava. I gas tossici uccisero il bestiame e i fumi impedirono ai pescatori di uscire in mare: un colpo atroce all’economia dell’isola, che visse terribili periodi di carestia. L’eruzione fu talmente violenta che la sua cenere invase vaste porzioni dell’Europa e i fumi oscurarono a lungo la luce del sole provocando un tale sconvolgimento climatico da provocare carestie anche in Inghilterra e Francia! Cena e pernottamento nella cittadina di Kirkjubaejarklaustur.
 

8° giorno

Skaftafell-Ghiacciaio Vatnajokull-Laguna Glaciale Jokulsarlon

Si attraversa la pianura glacio-alluvionale Skeidararsandur dove nel 1996 si riversarono milioni di metri cubi d'acqua mischiata a ghiaccio e ceneri vulcaniche (jokullhlaup) a causa dell'eruzione sub-glaciale del vulcano Grimsvotn. Si entra nel Parco Nazionale di Skaftafell, situato alle falde del ghiacciaio più grande d'Europa: il Vatnajokull (8.300 km2). Le imponenti lingue glaciali Skeidararjokull, Skaftafellsjokull e Svinafellsjokull arrivano fino a valle e si possono ammirare da molto vicino fino ad addirittura toccarle con mano. Un'escursione a piedi conduce a Svartifoss, la cascata nera. Nel cuore di un anfiteatro di scure colonne di basalto esagonali un getto d’acqua limpida cade da una ventina di metri. La natura non ha limiti nella creazione di luoghi fantastici! Successivamente si percorre la costa sud-orientale fino ad arrivare alla famosa laguna glaciale Jokulsarlon, formatasi a causa dell’arretramento del Vatnajökull. L’enorme massa di ghiaccio dell’ Oroefajökull si frantuma in spettacolari, suggestivi iceberg di colore blu, verde-azzurro e nero che galleggiano in una laguna circondata da sabbia nera e ciottoli di lava splendenti come gioielli. Nella laguna si ammassano gli iceberg che cercano l’uscita verso il mare attraverso un imbuto di roccia. Un crepitio annuncia la rottura dei blocchi ed un’onda il loro arrivo nel mare, dove nuotano le foche (è possibile avvistarle…). Gli iceberg neri e blu galleggiano leggeri ed al tempo stesso imponenti ed offrono lo spettacolo di forme diverse… Non è retorica: è impossibile trovare le parole per descriverne la bellezza! Se la meteo marina e il posizionamento dei ghiacci lo permettono si può effettuare una piccola crociera tra gli iceberg (opzionale). Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

 

9° giorno

Promontorio di Dyrholaey - Cascata Skogafoss - Reykjavik

Ecco il promontorio di Dyrholaey, con il suo arco di pietra che si lancia sull’oceano. D’origine vulcanica, alto 120 metri, riserva naturale, il promontorio è considerato un santuario per gli uccelli marini che qui risiedono in colonie numerose: rondini di mare, gabbiani, stercorari, sterne, pivieri dorati, chiurli piccoli… Sulle falesie di basalto e tra le piante di angelica si agita una folla di pulcinella di mare in un incessante va e vieni tra oceano e terra. Sono loro le star: agili ed aggraziate, splendide nel piumaggio nero e bianco sul quale spicca il grande becco multicolore, nidificano sulle rocce tra maggio e giugno. Dall’alto lo sguardo spazia ad ovest su un’immensa spiaggia di sabbia nera battuta dalle onde ed a est sui faraglioni che sorgono di fronte a Vik I Myrdal, villaggio nel quale vivono trecento persone: un’alta concentrazione umana per l’Islanda! Al largo, si staglia l’arcipelago delle Vestman. Proseguendo, si visita la cascata Skogafoss, alta sessantadue metri e giustamente famosa per la sua spettacolarità: l’acqua cade con fragorosa potenza in una pozza creando una nebbiolina arcobaleno. Qualcuno vuole vedere il mondo attraverso una cascata? Un sentiero permette di raggiungere anche la parete posteriore! Arrivo a Reykjavìk nel pomeriggio. Sistemazione in hotel. Cena libera. 
 

10° giorno

Reykjavik

Tempo a disposizione per la visita della città, immagine di un'isola piena di contrasti. La capitale, situata appena sotto il circolo polare artico, si estende su una penisola protesa sull'omonimo golfo della costa occidentale dell'isola. Reykjavik ("la baia fumante") è ordinata e pulitissima, come una gemma: il bianco delle case, il rosso dei tetti ed il verde vivo dei prati contrastano con la massa grigio-bluastra dei vulcani che chiudono la baia… Reykjavík è il centro vivo, commerciale, politico, industriale e culturale nel quale sono concentrate la maggior parte delle istituzioni oltre alle infrastrutture marittime, aeree ed alle varie attività produttive. Trasferimento in aeroporto ed imbarco sul volo di linea.
 
 

Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano Malpensa

Minimo 15 massimo 20 partecipanti: € 3.175 (sconto € 100 per iscrizioni entro il 30.03.13)

 

La quota comprende: 

Circuito ed escursioni in bus 4x4 come da programma.
Sistemazione in hotel, in camera doppia con servizi.
Trattamento di mezza pensione esclusi i pasti a Reykjavik
Mance e facchinaggio
Tour leader italiano, esperto dei luoghi
 

La quota non comprende:

I voli
Iscrizione ed assicurazione medico/bagaglio (€ 70,00)
Le bevande 
I pranzi durante il tour e i pasti a Reykjavik
Extra di natura personale
Quanto non espressamente citato
 

Supplementi:

Camera singola: € 430
Riduzione bambino fino ad 11 anni in camera con 2 adulti: € - 550
Supplemento partenza da altre città: su richiesta

Escursioni facoltative:

Accesso alle piscine del centro termale Jardbodin: € 15 circa
Scoperta delle balene: € 50 circa
Laguna glaciale di Jokulsarlon: € 20 circa
 
 

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 2870
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 430
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 430
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80




Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

Reykjavik, Thingvellir, Geysir,  Hveravellir, riserva naturale di Asbyrgi. Myvatn, Viti, deserto di Sprengisandur, Landmannalaugar, laguna glaciale Jokulsarlon, Vik y Myrdal. Le cascate: Gulfoss, Dettifoss, Skogafoss, Aldeyjarfoss.

In Breve...

Che posto l’Islanda!... Esagerato, in tutti i sensi! Immani ghiacciai, i più grandi d’Europa, che nascondono vulcani in attività o appena sopiti, muschi e licheni dai colori allucinanti. Qua sibila un soffione, là brontola una pozza di un improbabile color anice... sembra di star seduti su di un gigantesco calderone gorgogliante. Dov’è Belzebù? E’ la Terra che sputa e rigurgita, creando paesaggi inimmaginabili sotto un cielo dipinto dalle magiche aurore boreali... Non è proprio qui che Verne scelse l’entrata per il suo “Viaggio al centro della Terra”?

Richiesto per partire:

  • Carta d'Identita o passaporto