Kumbh Mela
durata viaggio 12 giorni
1° giorno-28 gennaio
Italia–Delhi
Partenza dall’Italia. Arrivo a Delhi al mattino seguente, notte in volo.
2° giorno-29 gennaio
Delhi-Khajuraho
Arrivo a Delhi al mattino presto e sistemazione in hotel (camere immediatamente disponibili). Dopo colazione inizio della visita della Nuova e Vecchia Delhi. La capitale dell’India è una metropoli affascinante con le sue complessità e le contraddizioni, la sua bellezza e il suo dinamismo, dove passato e presente coesistono. Delhi è traffico costante fatto di auto, risciò, carretti trainati da animali, da uomini, perfino cammelli, elefanti, è inquinamento a mille, è sovraffollamento, è India. Molte dinastie hanno governato da qui e la città è arricchita dalla architettura di molti monumenti storici. Delhi non è solo una metropoli dell'India dei giorni nostri, ma è anche una estesa necropoli: situata favorevolmente sulle rive del fiume Yamouna, è stata testimone dell'ascesa e della rovina di molte città che si sono succedute durante i cinquemila anni della sua esistenza. in serata partenza a bordo di un treno notturno per Khajuraho (4 persone per cuccetta con aria condizionata). Pensione completa. Notte a bordo.
3° giorno-30 gennaio
Khajuraho
Arrivo a Khajuraho al mattino, sosta per la colazione, e partenza per la visita dei celebri complessi templari. Khajuraho nacque nel 900 d. C., ad opera dei Re Chandela. I templi sono di una spettacolare eccellenza architettonica. Erano ben 85 edifici, estremamente rappresentativi dell’elevato livello culturale raggiunto a quell’epoca, a rappresentare la spiritualità, l’amore, la musica, la danza, la caccia, le feste. Oggi restano 22 templi. Le sculture che raffigurano scene erotiche a cui si deve maggiormente la fama del sito costituiscono soltanto una parte della ricchezza di un luogo unico come questo. Tutti i templi presentano delle caratteristiche architettoniche comuni: si ergono su massicce piattaforme, con numerose spire che salgono al cielo a rappresentare le aspirazioni umane al raggiungimento di obiettivi spirituali. Pensione completa e sistemazione in hotel.
4° giorno-31 gennaio
Khajuraho- Allahabad
Dopo la prima colazione, partenza in direzione Allahabad (300 km/8-9 ore) per un primo bagno di folla nella moltitudine di pellegrini che affollano le rive alla confluenza dello Yamouna e del Gange. All’arrivo sistemazione in campo tendato composto da ampie tende semi-permanenti, ognuna dotata di toilette privata e bucket shower. Il campo è dotato di ampia tenda ristorante. In serata passeggiata di orientamento con la guida. Pensione completa. Sistemazione al campo.
5°- 6°giorno-01/02 febbraio
Allahabad e il Kumbh Mela
Ogni quattro anni il Kumbh Mela costituisce l’evento principale all’interno del calendario delle festività Hindu: milioni di pellegrini provenienti dai quattro angoli del Continente India si radunano in occasione del rituale bagno collettivo nel Gange. Si tratta del più grande raduno dell’umanità, una folla infinita si raccoglie sulle sponde là dove lo Yamouna incontra il Gange: pellegrini, sadhu, contadini pregano, mangiano, dormono, vivono in attesa dei giorni predestinati per le abluzioni. È uno spettacolo indescrivibile, da togliere il fiato. Un’esperienza che bisogna vivere, non ci sono parole per raccontarla. È difficile stabilire l’origine del Kumbh Mela, riconducibili ai testi vedici: si racconta che demoni e dei, in continuo conflitto, strinsero un’alleanza temporanea per ottenere l’”amitra”, il nettare dell’immortalità, dall’Oceano Latteo. Ma quando il “kumbh” (la ciotola, il recipiente) dell’”amitra” apparve, i demoni l’afferrarono e si diedero alla fuga, inseguiti dagli dei. Per dodici giorni e dodici notti (equivalenti a dodici anni umani) demoni e dei lottarono per il possesso della ciotola d’amitra. Durante la contesa, gocce di amitra caddero in quattro località: Prayag (cioè Allahbad), Haridwar, Ujjain e Nasik; queste sono le località che ospitano il Kumbh Mela. In queste giornate si avrà l'opportunità di partecipare a discorsi religiosi, yoga e altri rituali e soprattutto di assistere ad una puja, bagno rituale nelle acque sacre della Madre Ganga. Pensione completa e pernottamenti al campo.
7°- 8°-9° giorno-03/04/05 febbraio
Navigazione sul Gange
Dopo la prima colazione, trasferimento al punto di imbarco e inizio della navigazione sul Gange discendendo in favore della leggera corrente. In questa stagione il fiume è tranquillo, si è infatti avanti nella stagione secca. Queste giornate di navigazione sono un modo di viaggiare per sfuggire alle vie classiche, soprattutto un modo per vivere da vicino la realtà contadina che si affaccia sulle rive o la semplice ed autentica devozione che accompagna i fedeli nei templi di campagna o presso occasionali cerimonie funerarie che talvolta si incontrano lungo il fiume. Il Gange è un fiume dall' atmosfera senz’altro affascinante. In ogni gesto degli indiani verso queste acque si coglie un profondo senso di rispetto che ha radici secolari. La navigazione è un modo genuino di captare l’essenza di questo atavico rispetto ed arrivare interiormente più aperti e consapevoli allo spettacolo della fortissima sacralità dei ghat di Varanasi. Le giornate di navigazione intervallate da alcune visite ci porterà nei pressi di Chuart Fort, roccaforte fortificata nel XVI secolo dall’imperatore afgano Sher Shah e poi conquistata, dopo i vani tentativi dell’imperatore moghul Humayun, da suo figlio e successore Akbar. Qui si trova anche il mausoleo del santo sufi afgano Shah Quasim Sulaimani, immerso in un’atmosfera di pace spirituale sospesa nel tempo. L’ultimo giorno possibilità di visitare una scuola elementare gestita dal governo statale e sbarco a Varanasi. Trasferimento in hotel a Varanasi. In serata giro in risciò verso i ghat. Pensione completa. Campo prime due notti e sistemazione in hotel a Varanasi.
Nota bene: I tempi di navigazione sono soggetti alle condizioni climatiche e al livello del fiume. Indicativamente il primo giorno circa 5-6 ore, circa 6-7 ore il secondo giorno e circa 4-5 ore il terzo giorno. Durante la navigazione i pranzi saranno serviti a bordo mentre le cene sulle rive sabbiose del Gange dove ci si ferma per il pernottamento in tenda.
10° giorno-6 febbraio
Varanasi
Varanasi è la culla della religione più antica del mondo, è l’induismo stesso. È fede profonda, misticismo, ascesi, è il luogo dove il ciclo della vita e della morte giunge a compimento. È una folla costante di pellegrini che qui giungono da ogni angolo dell’India per la puja, è il luogo dove ogni hindu sogna di morire per saltare il ciclo delle reincarnazioni e giungere alla pace eterna. Sui suoi ghats è un continuo susseguirsi di cerimonie officiate da sacerdoti brahmini con gesti antichi, le pire della cremazione ardono giorno e notte. Varanasi è sporco, è miseria, è il più assurdo contrasto, è un inimmaginabile connubio di sacro e profano perché qui tutto è sacro, è un calcio nello stomaco. Qui nulla è celato, tutto si mostra a nudo nella sua aberrante semplicità, vita e morte, ricchezza e povertà. La maggior parte dei turisti la visita fugacemente col naso tappato, per portare a casa una foto dei burning ghats e dei pellegrini al bagno. Molti viaggiatori vi sostano per settimane, per mesi. Bisogna perdersi nei suoi vicoli che trasudano storia, indugiare a lungo sui ghats a osservare la vita, bisogna esserci, bisogna immergersi in essa e lasciare che entri in noi. Durante la nostra permanenza in città si assisterà alla cerimonia serale dell’aarthi lungo i ghats, si navigherà sul fiume all’alba per raggiungere i burning ghats e da qui Sarnath, il luogo dove il Buddha tenne il suo primo sermone e visiteremo i templi principali. Pensione completa.
11° giorno-7 febbraio
Varanasi-Delhi
Al mattino c’è ancora tempo per una passeggiata lungo i ghats di Varanasi. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo di linea per Delhi (eventuale pernottamento in hotel nei pressi dell’aeroporto incluso) e successivamente corrispondenza sul volo per l’Italia.
12° giorno-8 febbraio
Delhi-italia
Arrivo in Italia.