Bijagos e genti di Guinea

durata viaggio 9 giorni

1° giorno

Italia-Bissau

Partenza per Bissau dove l’arrivo è previsto in nottata. Trasferimento dall’aeroporto all’Hotel Azalai.
 

2° giorno

Genti Manjaco

La capitale Bissau sorge sull’estuario del fiume Geba, che qui si getta nell’Oceano Atlantico creando una zona riparata e di bassi fondali. La lasceremo per dedicare due giornate a scoprire cosa offre l’entroterra di questo piccolo paese visitando i villaggi delle etnia Manjaco e Pepel. Un percorso accidentato attraversa la vegetazione lussureggiante, i minuscoli villaggi e le distese di anacardi fino alla penisola tra Rio Cacheu e Rio Mansoa, i territori abitati dalle genti Manjaco. In ogni villaggio alcuni pali di legno chiamati Pecal rappresentano gli spiriti nel Cab Balung, il santuario degli antenati. La tradizione è ancora viva e gli abitanti ci illustreranno i differenti stili di pali. La sacerdotessa dei feticci, chiamata Napene, ha funzioni divinatorie ed è in grado “leggere il futuro” grazie all’aiuto degli spiriti. Cena e pernottamento al Casa Cachungo Eco-hotel di Cachungo oppure al Mar Azul di Quinhamel.  
 

3° giorno

Genti Pepel

Visita ad un’antica distilleria dell’epoca coloniale ancora in uso. Qui si produce il “ron” dalla fermentazione della canna da zucchero, comunemente chiamata “caña”. Dopo il pranzo in ristorante il nostro itinerario ci porterà alla scoperta della cultura Pepel, in remoti villaggi dove sopravvivono rare tradizioni animistiche. Noti per le loro doti di guaritori, i Pepel mescolano la conoscenza delle erbe con la “magia” dei riti animisti a cui restano fedelmente legati. In questa regione la foresta nasconde un grande feticcio , molto rispettato e temuto dalla popolazione, che viene trasportato sulle spalle di giovani uomini iniziati. I partecipanti alla cerimonia possono porre domande circa il decesso di parenti ed amici: il feticcio indica la …“vera” causa della morte. Cena e pernottamento all’Hotel Mar Azul. Bungalows circondati da una lussureggiante vegetazione, di fronte al “Bolon” ( braccio di acqua salata).
 

4° giorno

Le isole Bijagos

L’arcipelago delle Bijagos dista circa 40 miglia dalla costa ed è composto da 88 tra isole ed isolotti. Conta meno di 300.000 abitanti distribuiti solo su una ventina di questi fazzoletti di terra e concentrati soprattutto sulle due più isole importanti, che ospitano circa i due terzi della popolazione globale. I Bijagos, animisti, celati nel cuore della propria isola, vivono con serenità grazie alla generosità della natura. L’estremo isolamento ha permesso loro di mantenere immutati i comportamenti tradizionali. Nelle altre isole una vegetazione rigogliosissima ed impenetrabile lascia spazi solo alle immense spiagge bianche ed alle foreste di mangrovie. Nelle acque calme, limpide e pescose vivono anche i delfini, le tartarughe e i rarissimi ippopotami marini.
Cinque giorni di navigazione con un fuoribordo per apprezzare questo isolato ecosistema! Si inizia con la visita dell’isola di Orango dove l’anello di sabbia chiara che borda l’isola è protetto da un’imponente foresta in cui ci inoltreremo a piedi per scoprire il villaggio sacro di Okinka Pampa. Qui son custodite le tombe delle Regine, particolarmente importanti visto la forma matriarcale con cui è organizzata la cultura Bijagos. Molti gli uccelli che popolano l’isola ma qui, con un po’ di fortuna, è possibile incontrare gli ippopotami d’acqua salata. Rarissimi mammiferi, solitamente frequentatori delle acque dolci, qui si bagnano nella acque salmastre tra canali e mangrovie senza disdegnare di tanto in tanto una passeggiata sulla spiaggia per un tuffo in mare. Spiagge di sabbia bianca, rocce scure, oceano blu e foresta verde… l’isola di Orango, oggi parco nazionale, non può che affascinare! Cena e pernottamento al Parque Hotel, in bungalow fronte oceano. 
 

5° giorno

Le isole del sud

Lasciata Orango si naviga verso sud, tra isolotti e banchi di sabbia che emergono a seconda delle maree, fino alle isole più remote divenute il parco marino di Poliao e Joao Viera, zona protetta che si estende per 495 Km2. La piccola “Joao Vieira” viene popolata solo in certi periodi dell’anno da abitanti di altre isole che costruiscono qui villaggi provvisori per dedicarsi alla raccolta dei frutti delle palme ed alla lavorazione dell’olio che ne ricavano. “Sole de Meio”, le cui insenature si prestano ad un bagno. Emozionante passeggiare sulle lunghe spiagge deserte sentendosi dei novelli Robinson Crusoe! Cena e pernottamento al campo fisso tendato di Joao Viera o “Chéz Claude”, spartana struttura affacciata su una magnifica spiaggia.
 

6° giorno

Canhabaque-Rubane

Il fuoribordo oggi ci porterà alla scoperta di Canhabaque, l’Ilha Roxa, per andare a piedi alla scoperta dei villaggi immersi nella foresta. Strana etnia i Bijagos: circondati dal mare non lo amano e non lo sfruttano affatto. Anzi, memori delle cruente incursioni dei portoghesi, lo considerano un elemento malefico e costruiscono i loro villaggi lontano dai flutti, nel cuore dell’isola, nascosti tra la fitta vegetazione e le palme da olio. Sulle spiagge le piroghe sono rarissime: il mare è pescosissimo, eppure meno dell’1% dell’esigua popolazione pratica la pesca ed il pesce ha una rilevanza del tutto marginale nella dieta! Gli autoctoni allevano polli, maiali e capre che consumano col riso condito con olio di palma. Le donne raccolgono sulla spiaggia ostriche e granchi durante la bassa marea e tra la vegetazione i frutti spontanei. C’è di che nutrirsi senza troppo affanno! Importante anche la raccolta di molte erbe per la farmacopea tradizionale. L’isolamento geografico, la mancanza di mezzi di trasporto e di comunicazione che colleghino l’arcipelago alla terra ferma hanno fatto sì che i Bijagos abbiano mantenuto praticamente intatte le loro tradizioni. Le donne portano ancora il tradizionale gonnellino in fibra e per i culti segreti si utilizzano le maschere. I riti di passaggio sono particolarmente lunghi e qui, a Canhabaque, si protraggono per sette anni! In questo lungo periodo i giovani futuri uomini non potranno avere nessun contatto con il sesso femminile e, allontanati dal villaggio, vi faranno ritorno da adulti, prendendo un nuovo nome, dopo la morte rituale dell’individuo bambino. Si continua la navigazione su Rubane. Cena e pernottamento al Fishing Club o all’Hotel Ponta Anchaca.
 

7° giorno

Angurama-Bubaque

Una mattinata di relax: sulla spiaggia oppure a passeggio per scoprire la splendida vegetazione dell’isola. Una breve navigazione ci porterà ad ammirare la popolazione di fenicotteri rosa della baia di Soga per poi sbarcare nella selvaggia Anguruma, che offre splendide spiagge. Una puntata a Bubaque, il villaggio pù grande dell’arcipelago, per la visita al minuscolo museo di cultura locale. Infine rientro a Rubane. Cena e pernottamento al Fishing Club o all’Hotel Ponta Anchaca.
 

8° giorno

Bolama-Bissau

Partenza alla volta di Bolama, antica capitale della Guinea portoghese che perse d’importanza 1941 quando la capitale fu trasferita a Bissau. Abbandonata dai portoghesi la città è stata man mano invasa dalla vegetazione ed oggi offre ai pochi visitatori una strana atmosfera da città fantasma. Suggestivo passeggiare tra i grandi vialoni deserti e i begli edifici dall’architettura lusitana, tra colonnati neoclassici, aride fontane e giardini frequentati da capre al pascolo. Si risalpa per raggiungere Bissau. La capitale possiede ancora antichi edifici coloniali ed un grande forte, ricordo della terribile epoca della tratta degli schiavi che vide partire, incatenate, milioni di persone dalle coste africane. Ma come ogni città africana possiede anche un animato mercato e bancarelle che offrono souvenir d’artigianato locale. Cena libera. In serata trasferimento in aeroporto ed imbarco.
 

9° giorno

Italia

Arrivo in Italia. 
 
 
N.B. La recettività alberghiera è scarsa. In caso di indisponibilità di camere negli hotel previsti sarà necessario ricorrere ad altre strutture, il più possibile simili. Per la stessa ragione in qualche caso potrebbe non essere garantita la camera singola. 
 
L’ordine cronologico delle visite potrebbe essere modificato in funzione delle maree. Tutte le visite saranno comunque mantenute.
 
Le partenze sono studiate per assistere ad un evento naturalistico (nov/dic nidificazione tartarughe) o tribale (feb Carnevale – mar/mag festa della maschera Vaca Bruto)
 
 

Servizi terrestri - Prezzo per persona in camera doppia –minimo 6 partecipanti con guida locale parlante italiano: € 2.220.

 

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 2220
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 240
Visto di entrata nel paese/i € 60
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 240
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80
Visto di entrata nel paese/i € 60


La quota comprende:

·         Sistemazione in camere doppie standard

·         Trasferimenti da e per l’aeroporto in Guinea Bissau

·         Pensione completa, esclusi i pasti a Bissau

·         Tutte le escursioni e le visite durante l’itinerario previste da programma

·         Trasporto in minibus e fuoribordo

·         Acqua minerale durante trasferimenti e visite

·         Guida parlante italiano

 

La quota non comprende:

·         Il volo internazionale

·         L’importo del visto d’ingresso (€ 60)

·         L’assicurazione medico/bagaglio (€ 70)

·         I permessi foto/video per riprendere particolari manifestazioni

·        Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato

 

Supplementi:

·          Sistemazione in singola: € 240



Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

In Breve...

Lunghe spiagge deserte spalleggiate da una vegetazione imponente ed impenetrabile che nasconde, sulle poche isole abitate, piccoli insediamenti. Una spruzzata di isole, ottantotto in tutto, al largo della costa africana. Una scorribanda in fuoribordo ci porta tra la natura selvaggia e le affascinanti tradizioni dei Bijagos. Stile di vita, riti e attività tradizionali anche tra i popoli semisconosciuti dell'entroterra come i Manjacos, agricoltori ma anche abili artigiani e tessitori, ed i Pepel, nascosti nella foresta e dediti alla coltivazione del riso. A febbraio un'occasione speciale, il carnevale, tra maschere, tam tam e atmosfere afro-portoghesi.

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido
  • Visto/i da ottenere in Italia