Gilf Kebir e djebel Awaynat
durata viaggio 18 giorni
1° giorno
Italia-Cairo
Partenza dall'Italia per il Cairo con volo di linea. Trasferimento in hotel.
Cena libera.
dal 2° giorno al 5° giorno
Cairo-Valle delle Balene-Garrah Cave-Deserto Bianco-Dakhla
Si lascia la capitale per raggiungere Wadi al Hitan, la Valle delle Balene, il più importante sito al mondo di fossili di archeoceti, i progenitori delle odierne balene, testimonianza straordinaria dell’evoluzione di questi mammiferi da terrestri a marini. Poi ecco l’oasi di Bahariya da cui si parte per seguire quella lunghissima lingua di sabbia formata dalle dune di Abu Muharrik che porta a Garrah Cave, una splendida grotta sotterranea di una cinquantina di metri di diametro ed un’altezza variabile tra gli 8 e i 10 metri. Ricca di stalattiti e stalagmiti è unica nel Sahara e pare sia stata scoperta dal celebre esploratore Rolhfs nel 1873. Campo quindi nella parte più orientale del Deserto Bianco. E’ una bizzarrìa della natura, impossibile non restare a bocca aperta: emergono fra le sabbie dorate inselbergs, gibbosità, gruppi di torrioni, frotte di mammelloni e funghi di una luminosità abbacinante, di un bianco cangiante dall’alba al tramonto, color pastello, rosa, giallo, azzurro e viola pallido. La singolarità di queste formazioni di “terre assorbenti”, che sembrano di gesso, ma che sono invece calcari e farine fossili, fa di questa terra un momento di contemplazione e meraviglia assolutamente imperdibile. Si continua poi per l’oasi di Dakhla ed una notte in un piccolo “hotel de charme” magnificamente situato in posizione panoramica sull’oasi permetterà di fare gli ultimi rifornimenti ed i preparativi per il grande balzo.
dal 6° all’ 12° giorno
Gilf Kebir e Djebel Awaynat: i contrafforti orientali del Gilf, i graffiti del Karkur Talh e i bastioni occidentali dell’altopiano fino alla Grotta dei Nuotatori, alla strabiliante Grotta Foggini e all’oasi perduta di Zerzura.
Abbandonata l’ultima oasi e la nuova strada asfaltata che porta al pozzo di Bir Tarfawi, a sud, quasi al confine con il Sudan, comincia l’avventura che porterà al Gilf Kebir e poi su, attraverso il Great Sand Sea, fino all’avamposto di Aïn Dalla, ai bordi occidentali del Deserto Bianco. L'itinerario si snoda in un paesaggio caratterizzato da grandi pianure, fantastici sif (lunghi cordoni di dune serpeggianti) e solitarie colline coniche, nere come il carbone, tra la sabbia che dal bianco sfuma al melone. Finché appare come irreale la grande barriera di roccia nera che delimita l'altopiano del Gilf Kebir. Le scure pareti strapiombano sulla piana sabbiosa sottostante come inespugnabili baluardi che il tempo ha lacerato, provocando ferite profonde, gole e canyons. L’impatto è notevole e l’impressione è sicuramente di grande malìa. Vivida è la percezione della maestosa potenza che emana dal luogo e palpabile la sensazione di assoluta solitudine. Il maestoso Wadi Wassa, le pitture di Magharet al Kantara ed Eight Bells, sito legato alle gesta dei mitici Long Range Desert Group, sono alcuni dei momenti di questa bella traversata. Poi ecco apparire dal nulla, oltre la piana sconfinata, il massiccio del Djebel Awaynat solcato sulla frontiera col Sudan dal Karkur Talh, wadi ricco di siti d’arte rupestre. Si rimonta quindi verso nord seguendo da lontano le falesie occidentali del Gilf, lungo la linea di confine con la Libya: spettacolari gruppi di pachidermiti, i pinnacoli d’arenaria di Morabitum Rocks, sabbia bianca, rossa, ritrovamenti di paleosuoli e ripari ai piedi di ciclopici bastioni, forse ai bordi di antiche paludi, dove l’uomo ha lasciato utensili e rappresentazioni fantastiche del suo mondo, come a Wadi Sura, nella celebre Grotta dei Nuotatori. Ma l’emozione più forte senza dubbio coglierà i visitatori della Grotta Foggini, scoperta solo recentemente. Incredulità, stupore e meraviglia di fronte alle migliaia di pitture e di graffiti di questo riparo: sulla parete si muovono con grazia danzatori, suonatori, cacciatori, personaggi che sembrano specchiarsi nell’acqua, ancora tuffatori… scene di vita quotidiana rappresentate con gusto sollevano un velo sugli usi e costumi di un mondo scomparso, svelando uno scorcio d’eccezionale interesse… e poi un’insolita quantità d’impronte di mani, di piedi, e struzzi, gazzelle, giraffe e felini… il tutto eseguito con una straordinaria eleganza del segno. Si tratta davvero della scoperta più importante degli ultimi decenni in Sahara, miracolosamente giunta vergine fino a noi dai recessi della preistoria. Infine non si possono dimenticare i resti dei campi di grandi esploratori come Hassanein Bey, Kemal el Din, Bagnold, Clayton, von Almasy, padri di un’epopea che fu l’anima ispiratrice delle gesta dei Long Range Desert Group, le “pattuglie del Deserto”… e i paesaggi di amplissimo respiro dalla sommità dell’altopiano, valli interminabili invase da dune, burroni e scarpate a picco che si aprono sull’infinito, antichi wadi con mirabolanti acacie. Era forse qui la misteriosa oasi perduta di Zerzura? Campi.
dal 13° al 16° giorno
Silica Glass e Gran Mare di Sabbia
La risalita verso nord è caratterizzata da larghissime piane che impercettibilmente si restringono tra lontanissimi, appena abbozzati filari di dune. Una sosta nella vasta regione di ritrovamento di quel vetro naturale color della giada o dell’acquamarina, il “vetro libico”, chiamato Silica Glass, è d’obbligo. Come pure s’impone la ricerca e la visita di alcuni dei paleosuoli di cui è prodiga la regione, ricchi di “amigdale”, monofacciali e bifacciali, raschietti, lame, coltelli e punteruoli. Poi un cambio di direzione porterà, sempre attraverso le dune del Grande Mare di Sabbia, verso est, verso il pozzo di Aïn Dalla, ai bordi occidentali del Deserto Bianco, avamposto dell’esercito egiziano: pochi militari in povere baracche attorno all’unico pozzo della regione… impossibile non pensare al celebre Deserto dei Tartari di Buzzati. E’ davvero una traversata importante di un autentico oceano di sabbia, un continuo scavalcamento di alte dune come fossero flutti minerali, un girovagare tra le onde quanto mai emozionante e suggestivo alla ricerca dei passaggi tra una cresta e l’altra, in un’area rimasta inesplorata fino all’inizio del secolo scorso, quando fu visitata da spedizioni di cartografi inglesi e divenne poi teatro delle incursioni impossibili e delle eroiche gesta degli uomini del Long Range Desert Group. Campi, l’ultimo, indimenticabile, tra le “dolomiti” del Deserto Bianco.
17° giorno
Deserto Bianco – Bahariya - Cairo
La strada asfaltata segna la via del ritorno. Una sosta nell’oasi di Bahariya permette di rifocillarsi, poi è il duro rientro nella civiltà, nel caos della capitale.
18° giorno
Cairo - Italia
Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.
Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano/Roma – minimo 10 partecipanti con Tour Leader italiano
Prezzi e date di partenza
data di partenza |
rientro |
Note particolari |
Prezzo |
HS |
Calc |
costi annessi e supplementi
Costo a persona
| Prezzo
|
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto |
€ 200 |
Sistemazione in singola |
€ 170 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio |
€ 80 |
Visto di entrata nel paese/i |
€ 20 |
La quota comprende:
• I voli a/r in classe economy
• Sistemazione in camere doppie standard al Cairo e a Dakhla, in tende doppie tipo igloo durante il circuito
• Trasferimenti da e per l’aeroporto al Cairo
• Circuito nel deserto a bordo di veicoli fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser, max 5 passeggeri + autista per macchina
• Pensione completa, esclusi i pasti al Cairo
• Tutte le escursioni e le visite citate nel programma
La quota non comprende:
• **Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge
• Il visto d’ingresso
• L’assicurazione medico/bagaglio
• I pasti al Cairo
• Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato
Supplementi:
• Sistemazione in singola
• Security tax: € 1680 (da dividere per il numero di partecipanti, e quindi € 168 in caso di 10 passeggeri)
• *Vettore aereo alta stagione
• Assicurazione annullamento facoltativa
** NOTA BENE: Data l’estrema, imprevedibile variabilità delle tasse aeroportuali, security tax e fuel surcharge il loro importo definitivo sarà disponibile a 21 giorni dalla data di partenza.
Le quote offerte si basano sul rapporto di cambio indicato in catalogo e sono soggette ad adeguamento valutario.
***ATTENZIONE: sono state notevolmente ribassate le tasse per la sicurezza imposte dalle autorità egiziane. Per questo viaggio si tratta attualmente di € 1680 da dividere per il numero di partecipanti. Per quanto riguarda la sicurezza niente di nuovo è successo negli ultimi due anni e quindi, riteniamo proprio per questo, con nuovi negoziati abbiamo ottenuto delle condizioni più vantaggiose.
MANCE: come ben sapete, o potete immaginare, in Egitto si usa lasciare la mancia, dappertutto e per qualsiasi cosa. Da chi vi porta i bagagli a chi vi serve a tavola.
In particolare per il personale che vi seguirà sul terreno è buona norma ed usanza ormai consolidata che il gruppo di passeggeri raccolga una base di almeno 10 euro al giorno per ogni autista e per il cuoco. Niente vieta di essere più generosi.
Assicurazione Annullamento facoltativa
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.