1° giorno
Italia-Algeri-Tamanrasset
Partenza dall’Italia per Algeri con volo di linea e corrispondenza su Tamanrasset. Cena libera. Pernottamento all’hotel Tahat.
dal 2° al 06° giorno
da Tamanrasset a Iherir
Tam non è un’oasi, ma solo un incrocio di piste sahariane la più importante delle quali è stata asfaltata negli anni settanta. Fino a pochi decenni fa era un villaggio abitato da tuareg sedentarizzati, ora la cittadina è divenuta capoluogo delle province del sud e le vecchie abitazioni in terra si mescolano con le moderne costruzioni in cemento delle genti venute dal nord. La vita è cambiata, la proverbiale libertà tuareg si è dovuta auto-limitare ma è arrivato tutto ciò che il progresso porta con sé. Nelle allegre botteghe si possono fare acquisti di vari articoli, il mercato offre molti prodotti della terra, la fiera porta una volta l’anno le meraviglie dal mondo. Il massiccio dell’Atakor si staglia imponente non lontano, oltre la piana, oltre il letto asciutto dello wadi Tamanrasset. Dopo la visita della cittadina, partenza verso il cuore del massiccio vulcanico, tra pareti di basalti a canne d’organo ed antichi camini magmatici. La pista dell’Assekrem, vertice al centro del massiccio, passa tra monti di spettacolare bellezza che offrono memorabili paesaggi. Ci si perde tra gole di basalto e gli specchi d’acqua di Afilal, circondati da oleandri pronti a rifiorire alle prime rare gocce di pioggia. Arrivati al rifugio-base per godere di una vista indimenticabile bisogna affrontare a piedi una breve salita e raggiungere la vetta dove aveva posto (come dargli torto?) il suo eremo Père De Foucauld, enigmatica figura di religioso francese, il primo europeo ad avvicinare i Tuareg e studiarne la cultura. Ovunque picchi vulcanici giocano con i piani prospettici, immobili quinte teatrali che ci avvolgono, silenziose e compiaciute. Le foto si sprecano specialmente al tramonto e all’alba, quando il cielo assume tutte le sfumature del rosso creando l’impressione di eruzioni vulcaniche. La pista ci porta a nord-est di Tam, alle estreme propaggini dell’Hoggar. La regione presenta ovunque grandi picchi vulcanici e splendidi punti d’acqua (guelta) circondati da vegetazione rigogliosa. Si raggiunge Ideles, ultimo e vivace villaggio sulle montagne dell’Hoggar dominato dal Taderraz, una grande montagna di granito a forma di cono. Il villaggio si è sviluppato soprattutto dopo il 1962 quando, a seguito dell’indipendenza, i servi della gleba (harratin) dei feudatari tuareg si rifugiarono qui. L’oasi ospita orti rigogliosi e atelier di artigianato tra cui le ultime botteghe dei forgerons, i fabbri argentieri che con martello, fuoco ed incudine forgiano bellissime croci tuareg e altri gioielli tradizionali. Proseguendo verso nord-est, si raggiunge la grande piana dell’Amadror con il suggestivo cratere vulcanico di Tissemt. Sul fondo di un antico lago che occupava l’interno del cratere ecco apparire le miniere di sale dell’Amadror, conosciute nell’antichità. I Tuareg dell’Hoggar commercializzavano il sale trasportandolo in pani, lungo le vie carovaniere, fino ai mercati del Sudan dove i preziosi pani di sale venivano scambiati con altre merci di prima necessità. Il sale era fonte di scambi anche con i nomadi dell’Air e del sahel nigerino. L’Amadror è un luogo ammantato di fascino e mistero: secondo le antiche leggende tuareg oggi le miniere abbandonate ospitano esseri soprannaturali: spiriti abilissimi nell’utilizzare la pietra per le loro arti magiche… Si costeggiano le grandi dune dell’Erg Tihodaine e la piana di Afara avvicinandosi al massiccio del Tassili n’Ajjer. Un breve trekking ci porterà lungo il uadi Iherir, che ospita un complesso di villaggi: le tipiche capanne circolari dal tetto conico fatto di foglie di palma si susseguono sul fondo di un canyon, come protette dalle alte rocce piatte che bordano la vallata. Dall’alto del terrazzamento si può seguire la linea verde delle palme e le capanne che a mala pena si distinguono dal colore della terra e della roccia. Campi nel deserto, sotto un cielo carico di stelle.
dal 7° al 10° giorno
da Iherir a Djanet
Si abbandona la zona di Iherir per riprendere la pista che porta a Dider. In mezzo alla piana, lungo il uadi Dider e in un paesaggio verdeggiante che fa da pascolo ai cammelli e alle pecore, ecco comparire la roccia di Tin Terhert, uno dei luoghi più suggestivi dell’arte preistorica sahariana. Sul grande roccione dal dorso rotondeggiante pastori di un’epoca remota hanno inciso uno splendido esemplare di bue col corpo fittamente decorato di spirali e molti altri graffiti tra cui esili giraffe, un rinoceronte, due gazzelle accucciate e raggomitolate… La pista prosegue e termina nell’uadi Essendilène: piacevole e rilassante la passeggiata fino alla guelta, tra verdi oleandri stretti tra le pareti di un canyon. La pista giunge fino a Terarart dove, inciso su un faraglione roccioso, ecco apparire uno dei capolavori dell’arte rupestre del Sahara: un gruppo di buoi incisi nell’atto di abbeverarsi. Siamo ormai nelle vicinanze di Djanet… Prima di raggiungere l’oasi, sosta a Tinamali dove un enigmatico e gigantesco monumento in pietra testimonia una civiltà preistorica “megalitica” ancora avvolta dal mistero che ha lasciato, oltre a questa, migliaia di tombe a forma di sole o di luna disseminate sulle sabbie del Sahara. Arrivo a Djanet. La più bella oasi del Sahara algerino. Sorge a 1.094 metri di altezza al centro di una zona splendida dal punto di vista paesaggistico, irrigata da numerosi pozzi alimentati dalle acque dei Tassili n'Ajjer, con un ampio palmeto ed orti coltivati. Djanet è formata da tre villaggi (Azelouaz, El Mihan, Adjahil) un tempo abitati da nuclei etnici diversi: tuareg, arabi e genti di razza nera. Visita agli antichi ksar, i villaggi fortificati che costituivano il nucleo originario della cittadina. Pernottamento all’Auberge, struttura posta in posizione dominante che offre un bel panorama ma un confort modesto.
dall’11° al 14° giorno
Tassili n’Ajjers
Al mattino presto, partenza da Djanet per il trekking che ci porterà alla scoperta della galleria d’arte del Tassili n’Ajjers, fucina di artisti, con le sue pareti coperte di affreschi. Si sale a piedi l’Akba (passo) Tafelelet lungo una valle incassata fra alte pareti, fino a raggiungere l’enorme altipiano: 80.000 Kmq tra Algeria, Libia e Niger. La pietra che lo costituisce, tenera e porosa, si è modellata con l’erosione del vento, con lo scorrere antico dei fiumi e con le sempre più scarse precipitazioni fino ad offrire oggi paesaggi incantevoli: Ci accompagna una piccola carovana di asini che trasportano i bagagli personali e il materiale da campo (viveri, acqua, tende, materassini). L’escursione sul Tassili si sviluppa nell’arco di quattro giorni e prevede circa 6-7 ore di trekking giornaliere, alla scoperta delle stazioni di arte rupestre. Visiteremo i principali siti attorno a Tamrit e Sefar: quest’ultima località è in assoluto la più ricca e significativa per la comprensione dell’arte delle teste rotonde, straordinaria civiltà preistorica che ebbe il suo epicentro proprio nel Tassili n’Ajjer. Il dislivello dalla base alla sommità dei Tassili è di circa 800 metri: la salita dell’akba (mattina del 1° giorno) è la parte più impegnativa del trekking, poi ci si sposta in quota su un percorso pianeggiante (a circa 1.600 metri di altitudine) in un paesaggio variegato e straordinario anche dal punto di vista geologico e naturalistico: labirinti di pietra scavati dall’azione delle acque e del vento che ospitano le stazioni di arte rupestre. Tamrit e i suoi funghi rocciosi, In Eleuen, straordinario rilievo di guglie e torrioni tormentati e sagomati nelle forme più strane e curiose; Tin Tazarift, massiccio frastagliato emergente dalla sabbia dorata. La strabiliante valle dei tarut, i cipressi millenari che ancora vegetano all’ombra di alte pareti rocciose, veri e propri fossili viventi. In questo straordinario ambiente ci si muove per “assorbire” la presenza degli antenati, calpestare il suolo che calpestarono, posare le nostre membra nei ripari che li videro accoccolati intorno a un fuoco, ed ammirare la bellezza e la ricchezza delle pitture che ci hanno lasciato ad imperitura memoria. Impressa nella roccia la straordinaria evoluzione dell’uomo, dal periodo pastorale, il più significativo artisticamente, a quello cavallino ed al camelino, che testimonia l’avanzata del deserto. Sefar, vero dedalo naturale, fa pensare ad una città di pietra, con stretti passaggi rocciosi come strade ed ampi slarghi improvvisi come piazze. Le pitture rupestri, eseguite sulle pareti concave di ripari naturali che le preservano dall’azione erosiva degli elementi esterni, sono tracciate con pigmenti ottenuti da ossidi minerali e da polvere di caolino per il bianco. Ecco giraffe, elefanti, rinoceronti e coccodrilli: un paradiso terrestre ormai scomparso. Ecco guerrieri armati di arco e lancia, cavalieri al galoppo, pastori con le loro grandi mandrie e figure enigmatiche che hanno stimolato la fantasia degli studiosi: giganti, divinità, sacerdoti con maschere rituali? Tre campi sul Tassili. Il 14° giorno discesa su Djanet. Cena e stanza a disposizione in albergo. In nottata imbarco su Algeri.
15° giorno
Algeri-Italia
In mattinata corrispondenza sul volo per l’Italia.
Per ragioni tecnico-operative l’itinerario potrà essere invertito.
Prezzo per persona in doppia – partenza da Roma - Tour Leader Fiorenza Ferretti - base 10 partecipanti: € 2.100
La quota comprende:
I voli a/r con Air Algerie in classe economy
Sistemazione in camere doppie standard a Tamanrasset e Djanet, in tende doppie tipo igloo durante il circuito
Trasferimenti da e per l’aeroporto
Circuito nel deserto a bordo di veicoli fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser
Pensione completa, esclusi eventuali pasti ad Algeri
Tutte le escursioni e le visite citate nel programma
La quota non comprende:
Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge: € 101 (calcolate per la partenza da Roma in data 22-09-08)**
Il visto d’ingresso (€ 60)
L’assicurazione medico/bagaglio (€ 50)
Eventuali pasti ad Algeri
Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato
Supplementi:
Sistemazione in singola: € 180
Partenza da altri aeroporti italiani: € 140,00 (tasse tra 85 e 95 euro a seconda dell’aeroporto)
Assicurazione annullamento facoltativa
** NOTA BENE: Data l’estrema, imprevedibile variabilità delle tasse aeroportuali, security tax e fuel surcharge il loro importo definitivo sarà disponibile a 21 giorni dalla data di partenza.
I servizi in Algeria sono pagati in Euro. Le quote offerte non sono soggette ad adeguamento valutario.
data di partenza | rientro | Note particolari | Prezzo | HS | Calc |
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Descrizione | Costo | |
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Costi fissi | ||
Prezzo base a persona in camera doppia | € 0 | |
isc + assicurazione medico/bagaglio | € 80 | |
Supplemento alta stagione | € 0 | |
Tasse aeroportuali indicativamente* | € 0 | |
Costi accessori e supplementi | ||
TOTALE DEI COSTI |
Costo a persona | Prezzo |
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Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto | € 0 |
Sistemazione in singola | € 0 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio | € 80 |
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.