Si tratta della storia di bambino Malinkè che lascia il suo villaggio per raggiungere la zia e si ritrova a combattere in Liberia. Una storia dura, come tante in una realtà troppo spesso dimenticata.
Nonostante l'argomento il racconto è frizzante e offre spaccati di vita e di mentalità africana particolarmente simpatici. Sfruttando il punto di vista, sempre meno ingenuo, del piccolo Birahima l'autore non manca occasione di criticare duramente la politica, la guerra e i valori corrotti di questo mondo.
L'idea è geniale. Una signora deve compilare un semplice modulo... Nome, Cognome, Data e luogo di nascita, etc. etc.
Ma come può un africano limitarsi a scrivere il nome di famiglia senza nominarne la storia, la discendenza i legami con gli animali totemici? Ogni punto del modulo diventa quindi scusa e spunto per racconti fantastici sullo svolgersi della vita in africa. Il tutto accompagnato dal lento scorrere del Fiume.
La copertina può trarre in inganno, non aspettatevi di trovare in questo libro qualche informazione sulla vita dei Dogon. Si tratta in effetti della vita e delle opere di Tierno Bokar, uomo d'islam che predicava la tolleranza nel Mali d'inizio novecento. Una terra scossa dal colonialismo e da conflitti di religione.
La "bibbia" della cosmogonia Dogon.
Il libro si suddivide in giornate. Le giornate passate da Griaule, antropologo francese, ad intervistare Ogotemmeli, anziano cacciatore, sull'universo Dogon. Si tratta del frutto di anni (dal 1931) di ricerca e frequentazione di Griaule con gli abitanti della falesia di bandiagara. Un inevitabile punto di partenza per chi voglia conoscere questo fantastico popolo!
Medico e psichiatra Coppo racconta il suolavoro e i suoi incontri durante il periodo di permanenza nel centro di medicina tradizionale di Bandjagara. Un centro multidisciplinare dove si studiano gli aspetti simbolici e non delle cure tradizionali del paese in relazione con la medicina occidentale
Dalle sabbie del Banc d'Arguin (Mauritania) alle sponde colorate del fiume Niger (Mali), dalle incisioni rupestri del Tassili N'Ajjer (Algeria) agli imprevedibili laghi dell'Ennedi (Ciad), passando attraverso il Deserto bianco egiziano, Philippe Bourseiller ha catturato le infinite sfumature del Grande Sud, immensità minerale nuda, eppure così viva nella bellezza dei volti incontrati lungo le sue piste assolate.
Di pelle bianca, nera, rossa e gialla, di varie religioni e lingue, inurbati o agricoli, sedentari o nomadi, ricchi o poveri, i popoli della Terra sono portatori di civiltà tanto eterogenee da sorprendere gli stessi ricercatori. Per testimoniare la bellezza e la ricchezza di questo patrimonio e per celebrare la varietà delle forme e delle culture all’interno dell’unità biologica umana, il volume I Popoli del Mondo descrive, attraverso un apparato iconografico di grande qualità, le etnie più interessanti a livello antropologico, dai Maori ai Rom, dai Maasai agli Inuit.
Le perle multicolori di vetro o di pietra, piccole protagoniste di mille mercati d'Africa, hanno appassionato Augusto Panini nel corso dei suoi viaggi. È difficile aggirarsi fra i vicoli in penombra del suk di una grande città o nel caldo polveroso di un mercato riarso dal sole di un villaggio sperduto fra le sabbie senza notarle. Piccoli oggetti, spesso raffinati, infilati in stringhe dalla composizione fantasiosa, asimmetriche, essenziali e scarne, talvolta con le preziosità e le simmetrie delle parure occidentali, e al tempo stesso vive e attraenti nella loro forte impronta africana. Protagoniste di questo volume sono le perle fabbricate nel Vicino Oriente e in ambito veneziano, oggi oggetto di collezionismo.
Il "nostro" Giancarlo nel Mali ha vissuto e conta di tornare a vivere, tra la gente aperta e sorridente, felice della propria vita che ai nostro occhi non offre niente. Ma in Mali "il n'y a pas des problemes, il n'y a que des solutions". Le soluzioni non ci sono, è naturale, ma la filosofia di vita che non fa vedere i problemi è vincente! Questa non vuol essere una guida nel senso stretto o comune del termine, ma solo una raccolta di pennellate utili alla comprensione e al godimento di una terra sicuramente speciale, buttate là con amore da chi ci ha vissuto a lungo e pregnantemente. Una chiave insomma per entrare e farsi coinvolgere in un mondo che ha segnato la vita di Giancarlo.
Un testo sulla realtà passata ed attuale del popolo Dogon del Mali, che approfondisce un aspetto molto importante di questo paese africano, fornendo una specie di ultimo omaggio alla cosiddetta gente di Amma, il Dio venuto dallo spazio, portatore di informazioni che la nostra scienza ha scoperto soltanto di recente e che i Dogon sembrano conoscere da sempre. Un'analisi, priva di retorica, sui grandi misteri che avvolgono la loro religione e le loro origini, legate a Sirio B, la nana bianca che non si vede.
"In queste fotografie e nelle brevi (o più lunghe) note di viaggio, ecco tutte le Afriche che si sono accumulate dentro. Destinazioni, ma non solo: da reali si sono trasformate in materia immaginaria. Persone e paesaggi, leoni e ippopotami, incontri pigmei e famiglie himba della Namibia vivono altre vite, hanno ricostruito un mondo parallelo e differente. E' fatto di molte cose e volerlo ridurre a un unico luogo, a un solo nome, sarebbe impossibile e sbagliato.
Così è la forma di questo libro: un po' guida, un po' diario, un po' racconto, un po' storia e un po' grografia, un po' quadri da un'esposizione. Perchè è nato così, con molte forme e senza un pensiero unico."
Mauro Querci