Etnie e natura - 4X4 -NOVITA' 2018-

durata viaggio 16 giorni

1° giorno

Italia-Windhoek

 
Partenza dall’Italia. Notte a bordo. 
 

2° giorno

Windhoek

 
Arrivo all’aeroporto di Windhoek e trasferimento in città. La capitale della Namibia, situata a 1650 metri d’altezza sull’altopiano centrale, è circondata da colline. Le costruzioni in stile tedesco d’inizio ‘900, ricche e numerose, ricordano la storia recente del paese. La popolazione è costituita per due quinti da europei. La città non è grande ed il centro è piacevole, pulito ed ordinato: Windhoek è una capitale africana assolutamente atipica, linda, organizzata. Lungo la Independence Avenue si trovano molte gallerie che vendono artigianato e oggetti d’arte prodotti nelle varie regioni del Paese. Pasti liberi. Pernottamento a Windhoek a Villa Violet, in un quartiere tranquillo non lontano dal centro.
 

3° giorno

Windhoek-deserto del Namib 

 
La spedizione inizia in direzione sud-ovest per raggiungere il deserto del Namib, noto per le sue spettacolari dune rosse. Si tratta del deserto più antico del mondo con dune sono tra le più alte del pianeta. I paesaggi sono magnifici ed il cielo azzurro contrasta con il colore delle sabbie che cambiano a seconda della luce del sole. Pernottamento al Desert Quiver Camp.
 

4° giorno

Deserto del Namib-Sossusvlei

 
Il deserto del Namib, un territorio enorme religiosamente preservato, occupa una superficie di 34.000 kmq compresa tra i letti ormai secchi del Tsauchab e del Kuiseb ed è attraversato da cordoni paralleli di dune. Il Namib-Naukluft National Park, il più grande d’Africa, è stato creato a tutela del particolare e complesso ecosistema, uno degli habitat più scomodi ed inospitali del pianeta. Gli animali qui hanno sviluppato sofisticate tecniche di adattamento e concepito astuzie per sfruttare l’umidità, che si presenta sotto forma di nebbia mattutina, e per garantirsi un po’ di refrigerio creando ombra. Il mattino, lungo un percorso di grande bellezza tra dune dai colori intensi, si arriva al grande lago asciutto di Sossusvlei, un bacino circolare, piatto e liscio, di un bianco abbacinante. Salire a piedi le alte dune è un’esperienza memorabile, la visione del deserto dall’alto permette di coglierne la mistica bellezza, fatta di linee dolci, forme, colori e giochi di luci: uno spettacolo mozzafiato, in cui tutto è superlativo! Le zone in cui un poca di vegetazione sopravvive non sono lontane, ed alcuni animali si spingono fino alla zona desertica, nella quale mai si penserebbe di incontrarli. In giornata si visita il Sesriem Canyon, una gola incassata e tortuosa lunga più di un chilometro dove all’ombra crescono alberi e trovano riparo uccelli ed animali. Qui l’acqua del fiume Tsauchab, che vi scorre soltanto nella stagione delle piogge, ha scavato in un conglomerato di sabbia, argilla e scisto creando angoli particolari. Rientro al Desert Quiver Camp per cena e pernottamento. 
 

5° giorno

Sossusvlei-Swakopmund 

 
Salendo a nord si raggiunge Walvis Bay, il solo porto in acque profonde di tutta la costa namibiana. La cittadina è come un’oasi, isolata dall’entroterra dalle dune del deserto e chiusa tra lagune e oceano. L’abitato non è interessante, ma la natura che lo circonda è spettacolare. Le saline dagli splendidi colori rosati sono invase da miriadi di uccelli, le dune si tuffano nell’oceano, il silenzio è interrotto solo dai richiami dei fenicotteri. E poi Swakopmund, una vera sorpresa con il suo fascino obsoleto di stampo prussiano, le insegne in gotico, i begli edifici dai tetti assurdamente spioventi, la Kaiserstrasse… e qualche donna Herero nel pittoresco costume tradizionale, di gusto vittoriano. E’ una cittadina balneare rilassante, ricca di giardini e di negozi, di bar e ristorantini. Il faro, la bella stazione ferroviaria ora trasformata in hotel, la chiesa luterana, il tribunale, le caserme a forma di castello: tutto ricorda l’occupazione tedesca a cavallo tra ‘800 e ‘900. Lo shopping è piacevole, ci sono dei bei negozi ricchi di mercanzie e di souvenir dedicati certo ai visitatori stranieri ma anche ai locali, dato che a Swakopmund i namibiani vanno in villeggiatura. Pernottamento in hotel.
 

6° giorno

Swakopmund-Skeleton Coast

 
Si continua lungo la Skeleton Coast, così chiamata per la triste fine che attendeva i naufraghi che raggiungevano dal mare una terra così inospitale. Sulle sue coste numerosi relitti di navi testimoniano vari naufragi dovuti a diverse cause: un fondale mutevole, correnti imprevedibili, nebbia generata dalla corrente del Benguela. Si prova qui un senso profondo di solitudine, una certa inquietudine…I portoghesi furono i primi ad arrivare in questa zona mentre tentavano di scoprire nuove rotte per l’Oriente circumnavigando l'Africa. Si giunge poi a Cape Cross, dove una colonia di oltre 100.000 otarie rappresenta l’ennesima sorpresa. Lo spazio è piccolo e le otarie sono tante, ammassate l’una sull’altra: urlano, dormono, si tuffano, si azzuffano, e… ebbene sì, puzzano! Ma lo spettacolo è unico, e si spera in un vento favorevole… Si raggiunge il Terrace Bay Resort, una struttura che fa parte dei Namibia Wildlife Resorts (NWR), situata nel punto aperto al pubblico più settentrionale della Skeleton Coast. Un luogo affascinate ed emozionante per la sua posizione, sperduto tra le sabbie e battuto dall’impeto dei venti e delle acque dell’Oceano. Atmosfera unica!
 

7° giorno

Skeleton Coast-Damaraland

 
Si lascia la costa per raggiungere, i suggestivi panorami del Damaraland. La regione risale geologicamente a più di 150 milioni di anni fa e si presenta come una regione riarsa e montagnosa di arenarie rossastre. Difficile spiegare il fascino dei paesaggi, è un panorama di desolazione ma le rocce hanno colori vivaci, in gran parte con sfumature rosse che risplendono come fuoco ai raggi del sole che tramonta. In questa zona si possono ancora vedere al di fuori delle zone protette animali ormai rari: il rinoceronte nero ed il cosiddetto “elefante del deserto”, che qui si sono adattati a condizioni di vita molto dure a causa dell’aridità. Sistemazione alla Sesfontein Guesthouse. 
 

8° giorno

Kaokoland 

 
Ed eccoci giunti al Kaokoland, vasta regione montuosa e semidesertica. Spazi immensi e grandi vallate che si aprono verso la Skeleton Coast, dove si possono avvistare elefanti e giraffe lungo i letti dei fiumi in secca, fanno da cornice naturale alla terra incantata degli Himba. Popolo seminomade di allevatori e guardiani di greggi, gli Himba sono stati rifiutati da tutte le altre etnie e si sono rifugiati in questa terra lontana ed inospitale, desertica e montuosa ma bagnata dal fiume Cunene, garanzia di vita. “Himba” in lingua Herero significa mendicante, a riprova del disprezzo che caratterizza i rapporti con questo popolo che resiste strenuamente al corteggiamento della civiltà moderna e preferisce mantenere il suo stile di vita ormai fuori dal tempo. I villaggi con le povere capanne in terra sono lontani dai punti d’acqua, troppo frequentati dagli animali selvaggi e pericolosi. Ecco che le donne, incaricate dell’approvvigionamento dell’acqua, percorrono lunghi tragitti sotto il sole nelle loro tenute tradizionali di pelle. Ornamenti di cuoio, metallo e conchiglie adornano il corpo cosparso di “otzije”, l’impasto di fango rosso che unge anche i capelli e protegge la pelle dando loro un aspetto unico di sculture viventi. Gli Himba praticano la poligamia e le mogli diventano giovani madri, fornendo al gruppo tribale la forza-lavoro dei figli, presto addetti alla custodia degli armenti. Arrivo a Purros, piccolo villaggio in cui far tappa per pranzo. Nel pomeriggio escursione lungo il fiume Hoarusib per osservare moltissimi animali: springbooks, giraffe, zebre, orici… Pernottamento Purros Bush Lodge.
 

9° e 10° giorno

Kunene-Etambura Camp-Kunene 

 
Passando dall'unico "villaggio" Orupembe si continua verso nord lungo le vallate del Marienflus fino ad raggiungere il fiume Kunene, confine naturale con l'Angola. La Namibia conta solo cinque fiumi perenni, tra questi il Kunene, da sempre preziosa fonte di acqua per il popolo Himba. , ed è stato il cardine della loro esistenza per centinaia di anni. Lungo il percorso si attraversa una natura totalmente incontaminata e tra paesaggi surreali si ha la possibilità di incontri spontanei con la popolazione Himba che in questa zona segue il bestiame alla continua ricerca di pascoli. Pernottamento all’Etambura Camp, unico esempio di compartecipazione Himba, situato in una delle colline più alte che dominano le grandi pianure nelle quali il bestiame domestico e gli springbok pascolano tranquillamente insieme. Un game drive ed una passeggiata esplorativa coroneranno le attività della prima giornata, mentre la seconda sarà ancora dedicata all’incontro con gli Himba. 
 

11° giorno

Kunene-Opuwo

 
Il viaggio si spinge ancora verso nord est per arrivare alle colline che circondano Opuwo, la città più importante del Kaokoland e dunque la capitale per gli Himba, una vera animata città africana con una periferia fatta di tende e ricoveri sommari nei quali convivono Himba ed Herero. Opuwo in lingua locale significa “la fine”.  Pernottamento all’ Opuwo Country Lodge, circondato da un accogliente giardino.
 

12° giorno

Opuwo-Ovamboland 

 
Continuazione verso l'Ovamboland, la terra degli Ovambo, l’etnia più numerosa della Namibia (più di un terzo di tutta la popolazione namibiana). Visita ad un villaggio della popolazione Ovambo. La regione è prevalentemente pianeggiante con piccoli insediamenti sparsi ed un terreno molto più fertile dal resto del paese permette le coltivazioni e favorisce il benessere degli abitanti e la loro crescita demografica. Oltre ai prodotti agricoli nei mercati si possono trovare manufatti dell'artigianato locale: cesti finemente intrecciati, ceramiche, gioielli e belle sculture in legno. Il turismo qui non è ancora sviluppato ma le prime iniziative sono incoraggianti. L’ Ongula Village Homestead Lodge che ci ospiterà ne è un esempio. Costruito all'interno dei confini di una fattoria, Ongula è il primo lodge in Namibia ad introdurre i visitatori all’autentico stile di vita tradizionale Ovambo.
 

13° giorno

Roy's Rest Camp, Otavi Mountain Region

 
Vi spostate ancora verso est entrando nella regione delle Mountain Otavi, zona estremamente interessante dal punto di vista geologico per la presenza di stromatoliti, che forniscono informazioni sulle più antiche forme di vita. Le città di Otavi, Tsumed e Grootfontein, distanti circa 60 km l’una dall’altra, sono chiamate “il triangolo d’oro” grazie alle coltivazioni di miglio perlato (mahangu), un cereale in grado di adattarsi ottimamente ai terreni aridi e alle temperature estreme che viene consumato in grande quantità dai namibiani. .Pernottamento al Roy's Rest Camp. 
 

14° giorno

Otjiwa Lodge, Waterberg Region 

 
Mattinata dedicata alla visita di un villaggio boscimane. I San, comunemente chiamati boscimani, rappresentano il 3% della popolazione della Namibia. Sono bassi, steatopigi, magri, rugosi a causa della mancanza di grasso sotto la pelle, che è relativamente chiara e di colore giallastro, e presentano arti sottili. Vivono in piccoli villaggi di capanne sparsi negli enormi spazi piatti del Bushmanland o spostando dei ricoveri temporanei in legno per seguire l’andamento delle piogge ed il conseguente spostamento della selvaggina. Praticano la caccia con l’arco utilizzando frecce avvelenate ed integrano la loro dieta con la raccolta di frutti, bacche e radici. Originale ed interessante la loro lingua detta a clic per la strana sonorità, una specie di schiocco, di alcune consonanti aspirate. Mantenere il loro modo di vita tradizionale non è facile, e una parte di loro è stata costretta a sedentarizzarsi e vivere nei villaggi ai confini del Bushmanland. Si prosegue attraverso la regione del Waterberg Plateau, altopiano di arenaria rossa che si scorge da lontano. Ai suoi piedi una savana di acacie, mentre la vegetazione più in altitudine, grazie a numerose sorgenti d’acqua, si fa sempre più rigogliosa fino a diventare una densa foresta. Pernottamento all’ Otjiwa Lodge. 
 

15° giorno

Windohek

 
Trasferimento in aeroporto in tempo per il volo di rientro.
 

16° giorno

Italia

 
Arrivo in Italia. 

Prezzo per persona in camera doppia – solo servizi terrestri - minimo 4 partecipanti
 
Riduzione di € 300 da 8 partecipanti

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 3300
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 0
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80


Le quote comprendono:
Pernottamento in pensione completa come da programma tranne a Swakopmund e Windhoek
Guida parlante inglese
Trasporto in 4x4
Tutte le escursioni previste nel programma
Tasse d’entrata ai parchi e zone protette
Facchinaggio
I trasferimenti da e per l’aeroporto a Windhoek
 
Le quote non comprendono:
I voli da e per l’Italia (prenotabili alla miglior tariffa disponibile al momento della richiesta)
L’iscrizione ed assicurazione medico/bagaglio 
I pasti non menzionati
Bevande, mance, extra di natura personale, escursioni facoltative e quanto non espressamente citato.
 
Supplementi:
Sistemazione in singola: €  in bassa stagione, €  in alta stagione
Assicurazione annullamento facoltativa



Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

In Breve...

In fuoristrada per affrontare anche le parti più selvagge del paese, da Sossusvlei al Kunene attraversando anche l’Ovamboland, a Nord, regione raramente visitata. Due gli scopi essenziali di questo viaggio. Il primo, l’incontro con una natura totalmente incontaminata che offre paesaggi a volte surreali ma sempre magnifici: le dune rosate del Namib, la Skeleton Coast battuta dai venti, il rosso Damaraland, il Kaokoland, la regione del Kunene e dell’Otavi Mountain… Il secondo l’incontro autentico e indimenticabile con i popoli: gli Ovambo, gli Himba, i Bushmen, gli Herero…

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido