Arrivo a Dakar, assistenza e trasferimento in hotel.
Pernottamento all’hotel Teranga Pulman (Gruppo ACCOR), standard internazionale.
Partenza mattutina per la visita del centro di Dakar, vivace e grande metropoli africana che fu il centro intellettuale e culturale dell’Africa Occidentale Francese. Di quest’epoca restano il palazzo della presidenza, il museo dell’IFAN (Institut Francais d’Afrique Noire) bel edificio stile coloniale che raccoglie una
importante raccolta di oggetti d’arte Africana, provenienti da tutto il continente. Alla sua apertura il museo fu diretto da Theodor Monod, grande esperto del Sahara e fine africanista. Dopo l’indipendenza la sigla IFAN rimase ma il nome divenne Institut Fondamental d’Afrique Noire.
Pranzo al ristorante e continuazione in pulmino per il deserto di Lampoul. Ai limiti delle dune un veicolo 4x4 ci attenderà per raggiungere il nostro campo. Cena e pernottamento nelle confortevoli grandi tende di un campo fisso il Lodge di Lampoul. Danze locali.
Partenza mattutina per una regione ai confini della Mauritania. Scopriremo un isolato ecosistema umido, circoscritto a nord dalle dune del Sahara e a sud dalle aride savane Saheliane. Il Parco di Djoudj, “oasi naturale” composta da centinaia di chilometri parzialmente inondati, è abitata da milioni di uccelli sia s stanziali sia migratori che qui nidificano. Questo “paradiso umido” ai confini del deserto ha la più grande concentrazione di pellicani mai registrata. Vi s’incontrano anche numerose specie di gru, aironi, cicogne. Un’escursione in barca ci permetterà di avvicinare grandi varani e con un po’ di fortuna anche qualche coccodrillo. Pranzo al lodge del parco e continuazione per San Louis, una cittadina che per la sua storia, per le sue atmosfere coloniali e per la sua vivacità merita un capitolo a parte. Saint Louis a ridosso dell’estuario del fiume Senegal fu un avamposto della penetrazione coloniale francese. Dal fiume affluivano spezie, schiavi, oro, gomma arabica. La cittadina è edificata su due grandi isole fra fiume ed oceano. Grazie a questa situazione climatica ventilata e favorevole, la presenza permanente di mercanti europei fu costante ancor prima dell’epoca coloniale. Sant Louis fu la capitale dell’Africa Occidentale Francese e divenne lo scalo principale dell’Aeropostale, in questa cittadina era di casa Saint Exupéry pioniere dell’aviazione e grande scrittore (Il piccolo Principe, Volo di notte, La terra degli uomini). Il modo migliore per scoprire la città, le sue viuzze coloniali, i quartieri dei pescatori è in calesse, mezzo di trasporto in voga presso la popolazione Cena e pernottamento all’hotel “Residence” che sa sapientemente miscelare confort e belle atmosfere coloniali (o hotel similare).
Partenza in direzione delle regioni aride del deserto del Ferlo. Pranzo presso un piccolo ristorante ed in seguito partiremo, abbandonando la strada asfaltata, alla ricerca delle steppe dove nomadizzano le grandi mandrie di Zebù dei nomadi Peul.
I Peul sono i più grandi allevatori dell’Africa Occidentale e la principale etnia delle savane, dal Senegal al Tchad. Eredi di una storia millenaria ancora poco conosciuta , si dividono in numerose tribù sia nomadi sia sedentarie. I Peul, che possiedono una grande diversità di tradizioni, si riconoscono tutti nel comune culto della bellezza, che peraltro ben si addice ai loro fini lineamenti nilotici. La nostra meta sarà una minuscola struttura alberghiera gestita dalla popolazione locale. Composta da simpatiche capanne, semplicemente arredate con letti e zanzariere e munite di spartani ma puliti servizi e docce individuali, sarà la nostra base per visitare villaggi e accampamenti circostanti. La sera, potremmo assistere al ritorno degli armenti e, se lo vorremo, partecipare alla mungitura
L’arrivo di un gruppo di viaggiatori occidentali è un avvenimento inconsueto presso la città sacra di Tuba: qui scopriremo il senso di ospitalità che caratterizza le grandi confraternite dell’Islam Africano. A Tuba abitano circa 500.000 seguaci della confraternita dei Mouridi, la città sacra è uno “stato nello stato”, l’autorità suprema è il Califfo discendente del fondatore Sufi Amhadou Bàmba Mbake. Durante la loro festa, si stima che la città sacra venga visitata dai due ai quattro milioni di pellegrini. A testimonianza della potenza di questa confraternita si sente spesso dire che “solo un affiliato alla stessa può diventare presidente del Senegal”. Una cosa è certa: la grande importanza sociale ed economica dei Mouridi, il loro attaccamento a una visione pacifica dell’Islam, la loro “Africanità” sono il vero bastione che ha difeso e difende il Senegal dalla penetrazione di forme estremiste di questa religione. Durante la visita saremo accompagnati da un appartenente alla confraternita dei “Bay Fall”, una colorata e pacifica milizia al servizio dei Mouridi.
Tuba è una città sacra, per essere accettati bisognerà seguire alcune semplici regole: durante la visita non è possibile fumare, portare vestiti provocanti, bere alcool ed ascoltare musica. Rispetteremo queste regole e saremo ben accolti. I Mouridi sono fieri della loro città ed apprezzeranno il nostro interesse a visitarla.
Lasceremo il perimetro sacro in direzione di Thies dove ci attenderà il nostro hotel. Camere con bagno privato ed aria condizionata.
Arrivo, in fine mattinata, al porto di Dakar dove lasceremo i nostri veicoli per imbarcarci sul traghetto che ci condurrà all’isola di Goré.
L’isola, di fronte a Dakar, fu punto di raccolta degli schiavi destinati alle Americhe. Di quell’epoca buia conserva ancora numerose vestigia. Oggi l’isola ha assunto una nuova dimensione: grazie al suo clima sempre rinfrescato dalla brezza marina, alla storia, alla ben conservata architettura dell’epoca, ai numerosi e simpatici ristorantini e boutiques, Gorè ha saputo trasformarsi in apprezzata meta di escursione sia per i locali, sia per i viaggiatori, come noi, venuti da lontano.
Faremo ritorno al porto per imbarcarci sulla motonave “Aline Sitoe Diatta” che salperà in serata. Cena presso il ristorante della nave e pernottamento in semplici ma pulite cabine con servizi.
Questo viaggio è caratterizzato da un continuo e graduale cambiamento di paesaggi, di climi, di natura e di culture. Dopo la notte di navigazione, scopriremo il più grande dei cambiamenti: lasciato l’oceano, risaliamo un largo corso d’acqua, il fiume Casamance. Immersi nella luce rosata dell’alba, i pescatori in piroga ritireranno le reti e le nasse per aprirci il passaggio. I delfini ci seguiranno festosi. Intorno a noi, ai limiti del fiume, scopriremo un nuovo paesaggio: quello lussureggiante dei grandi alberi africani, delle foreste sacre dove con l’animismo sopravvivono le forme più autoctone ed originali di religiosità di questo continente… La nostra navigazione terminerà a Ziguinchor, i veicoli 4x4 ci attenderanno per portarci alla scoperta delle zone più incontaminate di questa regione. Un percorso in fuori–pista fra spiagge e savane ci porterà alla scoperta di minuscoli villaggi. Raggiungeremo in serata Cap Skirring, famosa per le sue spiagge.
Cena e pernottamento all’hotel “La Pailotte”: grandi e confortevoli bungalow circondati dalla lussureggiante vegetazione che domina la spiaggia (o hotel similare).
Le architetture d’argilla dei Dioula della Casamance riflettono il senso di difesa tipico delle società tribali egualitarie e acefale, spesso vittime dell’espansionismo delle etnie che invece hanno espresso forme di organizzazione gerarchica. Le case a impluvio sono autentiche costruzioni “fortificate”, dove l’armonia delle forme e la fusione dei materiali tradizionali (legno e argilla) ne fanno un bell’esempio di “architettura sculturale”. Saremo ricevuti dal monarca di uno dei più antichi reami Dioula della Casamance. Il Re appartiene alla categoria più tradizionale dei monarchi africani, quella in cui oltre che capo politico della comunità ne è anche il leader magico-religioso, il “grande sacerdote” che unisce poteri politici e spirituali. Sua Maestà ci riceverà attorniato dai notabili. In qualità di guardiano ed erede delle tradizioni saprà, meglio di ogni altro, illustrarci la storia del suo popolo. Avremo l’opportunità di accompagnarlo nella “foresta sacra” per assistere ai riti e sacrifici propiziatori destinati a celebrare l’incontro.
Arrivo in serata a Ziguinchor, cena e pernottamento all’hotel Kadiandoumange, confortevolmente situato presso il fiume Casamance, (o hotel similare).
Partenza mattutina per la frontiera con la Guinea Bissau, (che prima dell’indipendenza era la Guinea Portoghese).
Lasciata la strada, raggiungeremo una spiaggia dove potremo intravedere i Lamantini che affioreranno per respirare lasciando apparire la punta del naso, il dorso incrostato di conchiglie e la tipica coda.
Il Lamantino africano Trichechus senegalensis e un sirenide che vive nei fiumi e sulle coste occidentali dell’Africa. Grande mammifero, munito di due seni e due remiganti simili a corte braccia, con cui la femmina può tenere il piccolo durante l’allattamento, é considerato all’origine del mito delle sirene (metà pesce e metà donna) e proprio come le mitiche sirene è (durante il periodo degli accoppiamenti) in grado di emettere un suono simile al canto.
Considerato a rischio di estinzione, è uno degli animali più elusivi e di difficilissimo avvistamento. Durante le ricerche sul terreno abbiamo individuato il luogo dove una fonte sotterranea crea una polla d’acqua dolce nell’acqua salata di braccio di mare, in questo polla d’acqua dolce sottomarina, vengo ad abbeverarsi i Lamantini (visto il carattere mobile ed elusivo di questi grandi mammiferi, gli orari ed i luoghi dell’incontro potranno variare).
Lasciamo i veicoli per una pianeggiante camminata di circa sei chilometri che ci porterà attraverso dighe d’argilla e sentieri, raggiungendo villaggi dove il turismo è sconosciuto. Incontreremo le tribù Felupe e Baiote.
Queste popolazioni vivono all’interno di un ecosistema isolato, dedicandosi principalmente alla coltivazione del riso attraverso l’uso di una complessa “tecnologia ancestrale”, che permette loro di bonificare i terreni salini.
Continueremo a piedi tra lagune salate, terre piatte e campi di riso. All’orizzonte isolati grandi alberi (Kapok e Baobab) offrono ombra a piccoli insediamenti umani.
Le abitazioni sono l’espressione di un’architettura africana unica: una grande piattaforma di terra battuta fa da base a vaste capanne d’argilla circondate da una veranda. Un grande tetto di paglia copre sia la capanna sia la veranda, nella parte superiore del tetto un’apertura simile ad un abbaino è rivestita da un secondo minuscolo tetto. Le pareti di argilla, la veranda e i tetti sono supportati da una complessa struttura di pali in legno di palma.
Le genti Felupe praticano antiche cerimonie e i gruppi iniziatici comprendono un potente clan di sacerdotesse. Tutte le loro cerimonie sono annunciate dal suono di grandi tamburi sacri chiamati “Bombolon”.
A bordo di una spaziosa canoa motorizzata ci inoltreremo nel labirinto di un’estesa foresta di mangrovie. Solo l’esperienza del nostro marinaio locale ci permetterà di trovare la giusta via attraverso la rete di canali naturali che si biforcano in centinaia di corsi differenti, per raggiungere il Rio Cacheu. Ammireremo i pellicani bianchi (con i loro 10 kg di peso sono considerati tra gli uccelli più pesanti), gli aironi goliath ( i più grandi di questa specie), le cicogne e i fenicotteri rosa.
I veicoli ci attenderanno nella letargica cittadina di Cacheu.
Cacheu fu porto Portoghese dal 1588, molto prima dell’epoca coloniale e guadagnò importanza economica come centro della tratta negriera nel 17° e 18° secolo. Del passato commerciale rimane un minuscolo forte, una serie di statue bronzee rappresentanti i primi navigatori e qualche edificio dell’epoca coloniale.
Continuazione per Cachungo. Pernottamento a Casa Cachungo. Si tratta di un piccolo hotel, semplice ma confortevole, composto da piccoli bungalow costruiti con criteri eco-compatibili: energia solare, sanitari secchi e docce a basso consumo . Parte dei profitti realizzati dall’hotel è impiegato a sostegno di progetti di sviluppo.
Arrivo in Italia
data di partenza | rientro | Note particolari | Prezzo | HS | Calc |
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Descrizione | Costo | |
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Costi fissi | ||
Prezzo base a persona in camera doppia | € 3500 | |
isc + assicurazione medico/bagaglio | € 80 | |
Supplemento alta stagione | € 0 | |
Tasse aeroportuali indicativamente* | € 0 | |
Costi accessori e supplementi | ||
Supplemento camera singola | € 350 | |
Visto di entrata nel paese/i | € 60 | |
TOTALE DEI COSTI |
Costo a persona | Prezzo |
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Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto | € 0 |
Sistemazione in singola | € 350 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio | € 80 |
Visto di entrata nel paese/i | € 60 |
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.
Ci sposteremo con 7 di mezzi di trasporto differenti per scoprire altrettanti ambienti naturali: dai confortevoli minibus climatizzati, ai rustici 4x4, al calesse; dalla nave di linea alle piroghe tradizionali, ai veloci motoscafi atlantici, al piccolo aereo privato che riportandoci a Bissau ci permetterà una “visione dal cielo” di costa ed arcipelago. Una grande traversata da nord a sud in una natura che cambia progressivamente: dalle propaggini meridionali del Sahara alle aride savane del Ferlo, dalle “foreste sacre” in Casamance alla più grande linea continua di Mangrovie, per terminare con l’arcipelago delle Bijagos.
Attraversare questi differenti eco-sistemi è anche vivere uno spaccato delle principali religioni e culture del continente. La scelta dell’itinerario, frutto di anni di ricerca sul terreno, ci porterà a contatto con culture ancora integre: nel nord l’Islam sarà quello delle grandi confraternite Africane rimasto scevro da ogni forma di estremismo, nel sud le religioni animiste, i re-sacerdoti, le maschere che incarnano gli spiriti, i feticci ed i sacrifici a protezione dei villaggi… Incontreremo società che appaiono fuori dal tempo ma anche “frammenti di storia” come Sant Louis che fu la capitale di tutta le colonie francesi in Africa Occidentale, Goré l’isola degli schiavi e Bolama, capitale della Guinea Portoghese oggi inghiottita dalla foresta. Questo inedito itinerario corre parallelo alla costa ed il suo tema nascosto sarà il compenetrarsi di terra ed acqua, di spiagge e foreste, su questa “frontiera incerta” incontreremo i Lamantini, il più raro, elusivo e carico di miti, dei mammiferi africani che siamo orgogliosi di presentarvi in anteprima.. Il nostro andare sarà principalmente da nord a sud come quello degli uccelli migratori che provenienti da paesi freddi vengono, da millenni, a svernare in queste terre soleggiate che ci accompagneranno, come una presenza discreta lungo tutto l’itinerario. Questa partenza terminerà con due grandi eventi: il “Carnevale Tribale” nelle savane dell’entroterra guineano ed il grande Carnevale Afro-Portoghese di Bissau.